La combo-guard dei Phoenix Suns Eric Bledsoe è senza dubbio uno dei pezzi pregiati in mostra all’attuale mercato dei free agent. Forte di una stagione super positiva in Arizona, l’ex Kentucky è pronto a battere cassa, ed il suo stato di restricted free agent gli permette di trattare un eventuale ingaggio con la possibilità di pareggio da parte della propria squadra di appartenenza, i Suns appunto. Sembrava scontata una sua conferma alla corte di coach Hornacek ma più passa il tempo e più le parti stanno andando verso una rottura.
Sources: Eric Bledsoe's relationship with Suns approaching "irreparable," chilly at thought of returning to Phoenix http://t.co/DG9qTkPr4W
— Chris Haynes (@ChrisBHaynes) July 29, 2014
Facciamo però un passo indietro e ricapitoliamo la carriera del playmaker. Eric Bledsoe ha giocato una grande stagione, la prima da titolare di una carriera che non sembrava iniziata con squilli di tromba visto che il giorno della sua chiamata al Draft 2010 in pochi sembravano convinti del suo potenziale. Basti pensare al fatto che è stato scelto con la 18esima chiamata da parte degli Oklahoma City Thunder che lo avevano ricevuto insieme a Dequan Cook dai Miami Heat in cambio di una chiamata al secondo giro dello stesso Draft (che Miami spenderà per Dexter Pittman). Poi esattamente il giorno dopo i Thunder, ignari del “regalo” fatto loro da Miami, spedirono Bledsoe a Los Angeles sponda Clippers in cambio di una prima scelta al Draft 2012 (che diventerà dei Celtics dopo la trade per Perkins e con cui i biancoverdi sceglieranno Fab Melo).
Per il giovane rookie è giunto il momento di dimostrare a tutti il suo talento? Neanche per sogno. Già, perchè ai Clippers è arrivato un certo Chris Paul a cui legittimamente la dirigenza ha assegnato le chiavi della cabina di regia e per Bledsoe sono disponibili solo pochi minuti di gioco a partita, quelli che servono a CP3 per riprendere fiato.
L’esperienza di Bledsoe alle dipendenze di coach Vinny Del Negro vive momenti di alti e bassi, forse più bassi come segnalato dal doppio viaggio in D-League. Ma si sa, ripartendo dal fondo si può solo prendere una rincorsa più veloce per risalire, e nella stagione 2012-13 Bledsoe si segnala molto positivamente con Chris Paul che lo elegge suo “discepolo”. Un anno di apprendistato con CP3 e diventa evidente che per Eric serve una squadra in grado di fornirgli un ruolo più importante di quello conquistato a Los Angeles.
Arriviamo quindi all’estate di un anno fa quando attraverso una trade a tre squadre Bledsoe si accasa ai Phoenix Suns, e sin dalla prima palla a due appare evidente come il discepolo di CP3 sia più che pronto a predicare in campo gli insegnamenti del maestro, come è possibile osservare dalla tabella di seguito:
E con queste cifre in mano Bledsoe ha bussato alla porta dei Suns chiedendo (con grande insistenza) un max-contract su base quinquennale da 80M$.
Da parte della dirigenza Suns per il momento si fa orecchie da mercanti per due motivi principali:
- La pretesa di un max-contract basata sulle statistiche di una sola stagione in quintetto appare eccessiva, anche considerando il talento di Bledsoe.
- Tenendo conto dell’ingaggio via free agency di Isaiah Thomas (guarda caso un play dalle caratteristiche simili a Bledsoe) Phoenix si troverebbe in grande sovrabbondanza nel settore guardie, il che renderebbe esplorabile una possibile sign and trade con i Minnesota Timberwolves per arrivare addirittura all’ingaggio di Kevin Love (posto che il californiano accetti di trasferirsi in Arizona).
La situazione attuale vorrebbe quindi un Bledsoe con la valigia pronta, alla ricerca di un lauto contratto altrove (Houston?).
Tuttavia va precisato che in base alle regole NBA, Bledsoe può firmare un contratto con un’altra franchigia per non più di 63M$ per quattro anni (offerta contrattuale che può essere pareggiata dai Suns). Al momento però nell’intera NBA solo i Philadelphia 76Ers potrebbero far fronte alle esose richieste di Bledsoe senza intervenire via sign and trade. La situazione è in divenire, con Phoenix che mette sul piatto un quadriennale da 48 milioni di dollari e Bledsoe che finora ha sempre risposto ‘no grazie’ in attesa di un’offerta migliore, magari dagli Houston Rockets, probabilmente la più delusa da questo mercato.