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Escursione al rifugio Fiume

Creato il 24 agosto 2013 da Pizzo76
L'escursione al rifugio Città di Fiume è la classica escursione che puoi consigliare proprio a tutti : bambini, anziani, passeggini e anche adulti non molto allenati.Ci sono tre modi per raggiungere il rifugio città di Fiume: il primo sentiero, quello più semplice, inizia dal parcheggio situato lungo la strada tra il passo Staulanza e Pescul, gli altri due invece, partono dal passo Staulanza e sono un po' più difficili dato che bisogna attraversare un vasto ghiaione ai piedi del monte Pelmo. In generale per tutti tre i sentieri il livello di difficoltà ed il dislivello sono semplici.Questa domenica ho accettato l'invito da parte di un gruppetto di amici che, per evitare la terribile calura estiva, mi ha chiesto se potevo gentilmente accompagnarli in montagna al fresco. Trattandosi di persone non abituate a camminare in montagna, la prima escursione che mi è venuta a mente è stata quella al rifugio Fiume! Percorreremo quindi i due sentieri dal passo Staulanza, che raggiungiamo in mattinata dopo aver fatto la solita  coda in autostrada fino a Longarone :(( Dal rifugio Staulanza attraversiamo la strada e troviamo subito i cartelli segnaletici sui vari percorsi che si possono fare in zona. C'è anche l'indicazione per il rifugio Venezia  dove siamo stati anni fa con le orme di dinosauro!

rifugio fiume

si parte dal passo Staulanza!


rifugio fiume

rifugio città di fiume

rifugio fiume

Oggi però seguiamo le indicazioni del sentiero numero 472 che sale dolcemente in salita (il dislivello totale di questa escursione è di 152 metri) ai piedi delle impressionanti pareti del monte Pelmo, e circondati sfortunatamente dai pini mughi... dico sfortunatamente perchè è risaputo che i  pini mughi  emanano con il sole un calore tremendo;  figuriamoci poi con questa giornata da bollino rosso!
rifugio fiume

rifugio fiume

A questo punto arriviamo ad un impressionante ghiaione e ci accorgiamo che il nostro sentiero ha cambiato numero, adesso seguiamo il n. 480! Eppure non avevamo visto nessuna deviazione durante il percorso! Poco male, dopo avere dato un'occhiata alla sempre fedele cartina Kompass 1:50.000, mi accerto che anche questo sentiero vada bene: corre parallelo al nostro 472 con l'unica differenza di essere più alto di quota. Qui siamo proprio ai piedi del monte Pelmo, chiamato qui in Veneto il Caregon del Padreterno, data la particolare fisionomia di trono gigante che si può osservare però solo dall'altra parte della valle.Attraversiamo con calma e particolare attenzione questo lungo ghiaione, ci sono della parti franate che richiedono un po' di energia , ma niente di così difficile o impegnativo. Come in tutte le aree alpine, in presenza di zone rocciose e ghiaiose, la segnaletica tradizionale lascia spazio agli ometti di montagna che aiutano gli escursionisti a capire quale è la direzione corretta.

rifugio fiume

gli ometti di montagna!


rifugio fiume

rifugio fiume

Ci lasciamo alle spalle il ghiaione e percorriamo sempre il sentiero n. 480, in questo tratto chiamato anche Flaibani, fino ad arrivare alla forcella Forada a m. 1977. Da qui se si prende il sentiero che va a destra si scende a San Vito di Cadore e in val Boite, noi invece seguiamo le indicazioni per il rifugio Fiume e, dopo un breve tratto immerso nel bosco, arriviamo in vista del rifugio dove troviamo, oltre le mucche al pascolo, una marea di gente!! Non siamo stati gli unici ad avere la stessa idea!
rifugio città di fiume

rifugio fiume

escursione al rifugio fiume

arrivati!


escursione al rifugio fiume

escursione al rifugio fiume

rifugio città di fiume


Come detto prima questo mio gruppetto di amici non è molto abituato a camminare in montagna e pertanto, una volta arrivati al rifugio Fiume, non ci rimane che godere dellabellissima vista sulla Marmolada, sul Civetta e sulla possente mole del Pelmo. Lo so non è da me rimanere fermo ma non rifiuterei mai un invito in montagna, anche a costo di rimanere seduto in una panchina tutto il giorno a guardare i monti :))  E qui al rifugio Fiume si può rimanere un bel po' a bocca aperta davanti a questo spettacolo dolomitico:

escursione al rifugio fiume

la possente mole del monte Pelmo


escursione al rifugio fiume

Tempo per il pranzo a sacco e poi una breve sosta all'interno delrifugio Fiume per l'immancabile panna cotta ai frutti di bosco!
escursione al rifugio fiume

escursione al rifugio fiume

escursione al rifugio fiume

immancabile la panna cotta ai frutti di bosco


Rimaniamo un po' sul prato davanti al rifugio a prendere un po' di sole e riprendiamo, nel primo pomeriggio, la strada del rientro, questa volta però con il sentiero giusto N. 472, che corre parallelo a quello dell'andata, ma a quota un po' più bassa.
escursione al rifugio fiume

Escursione al rifugio Fiume

escursione al rifugio fiume

Anche qui superiamo sotto un sole cuocente il ghiaione dell'andata  ( consiglio di portare un cappello perchè in caso di temperature elevate il sole batte parecchio), e rientriamo nel bosco fino a raggiungere, in un'ora circa, il passo Staulanza dove abbiamo lasciato la macchina questa mattina.
L'arrivo però avviene in una parte differente rispetto al punto di partenza di questa mattina: che la segnaletica sia un po' da sistemare??

escursione al rifugio fiume

il famoso ghiaione


escursione al rifugio fiume

arrivo al passo Staulanza


Rimane ancora del tempo per una bella coppa gelato al rifugio Staulanza, immagazziniamo poi  più aria fresca possibile e quindi di nuovo in macchina per affrontare il rientro in pianura!  
Quando si dice la montagna ti rigenera!
NB. Una nota per l'itinerario: in caso di famiglie con bambini e passeggini a seguito è meglio prendere il sentiero che parte lungo la strada dal passo Staulanza a Pescul, da qui la salita è più semplice e immersa nel bosco, senza ghiaioni e tratti difficili da superare.
escursione al rifugio fiume


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