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Euroschifezze – Tutto l’orrido minuto per minuto (parte I)

Creato il 12 giugno 2012 da Vivalafifa @WlaFifa

Euroschifezze – Tutto l’orrido minuto per minuto (parte I)Cominciamo la nostra carrellata di “euroschifezze” con tutti i momenti più orripilanti dei primi quattro giorni di manifestazione.

5. Le conoscenze linguistiche di Gianni Bezzi. Il telecronista della Rai si avventura nelle pronunce più bizzarre e ardite. Innanzitutto, il Bezzi si prodiga con il francese: per lui l’accento va sempre sulla prima vocale, perfettamente in linea con le lingue francofone. Così Eviàn diventa Evian con l’accento sulla “e”. Mirabile poi la traslazione del campionato francese in Inghilterra, con la Ligue 1 che diventa Ligue One. Ottima prestazione anche in Ucraina-Svezia dove riesce a non azzeccare nemmeno una pronuncia dei cognomi svedesi. E non è che siano così difficili. In vista di Inghilterra-Svezia, consigliamo ripetizioni da Mr. Flanaghan.

4. La telecronaca di Bruno Gentili. Quando ho detto a un mio amico che a me le telecronache di Gentili mi mettevano tristezza, mi facevano percepire tutto l’angoscia dell’infinito spaziotemporale, mi facevano sentire un puntino sparso nell’universo e mi ricordavano che di lì a poco sarei dovuto andare a fare la spesa lui mi ha risposto: “Eh, ma ha i tempi da radiocronista”. Sarà, ma continuo a sostenere che il gioco coincide di più le frasi registrate di Pierluigi Pardo per la PlayStation.

3. Il senso di Joachim Low per le caccole. Il ct della Germania ci regala ancora grandi soddisfazioni e in panchina durante Germania-Portogallo si dedica alla sua attività preferita: lo scaccolamento furibondo. Poi, come sempre, si gusta avidamente il risultato delle sue pesanti ricerche.

Euroschifezze – Tutto l’orrido minuto per minuto (parte I)
2. Il commento tecnico di Fulvio Collovati. Lui l’aveva detto. Sempre e comunque. La voce tecnica più paraculista del calcio non ammette distrazioni: lui sapeva sempre tutto prima degli altri. Peccato che si scordi di dircelo. Fantastica anche la sua proprietà di linguaggio, che porta alla memoria le cronache degli anni Cinquanta e Sessanta. Adora parole come ellenico, iberico, lusitano e via discorrendo. Ma la sua passione più grande sono gli aggettivi scontati. Lì è un vero campione: per lui tutti gli stacchi sono “imperiosi”, tutti i piedi “fatati”. Richiamate lo zio Bergomi dalle vacanze.

1. Francia-Inghilterra. E’ stata senza ombra di dubbio la partita più raccapricciante, orripilante, ammorbante, estenuante a cui abbia mai avuto la sciagurata sfortuna di assistere. Al 16′ della ripresa mi sono trovato costretto a riabilitare un’Inter-Lodigiani della Coppa Italia 1994/1995. Pare tra l’altro che in concomitanza di questi osceni 90 minuti ci sia stato un aumento di suicidi pari all’87% a Parigi e Londra. Per riaccogliere i calciatori francesi di ritorno dall’Ucraina, Hollande starebbe pensando di reintrodurre la civile pratica della ghigliottina. La Regina Elisabetta ha già nominato Hart come badante del principe Harry. E ha imposto il cambiamento di nome a Hodgson: d’ora in poi si chiamerà Dogson ma si pronuncerà Hozzon.

Lorenzo Lamperti

@LorenzoLamperti


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