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F1, Il gioco si fa duro

Creato il 28 luglio 2014 da Simo785

a cura di Marius

F1, Il gioco si fa duro

Il duello fra Rosberg ed Hamilton è sempre più “infuocato”

Palpitazioni dal primo all’ultimo metro, la gara disputata sul circuito del Hungaroring non è stata adatta a cuori deboli; dalla pioggia prima del via al convulso finale abbiamo assistito a 70 giri, nessuno escluso, emozionanti, anche quelli dietro la safety car.

La pista ungherese è atipica, corta e stretta e sappiamo quanto sia arduo effettuare sorpassi eppure questi non sono mancati, anzi ne abbiamo visti parecchi, di pregevole fattura, di prepotenza, di forza, di azzardo, abbiamo assistito a combattimenti senza esclusione di colpi e colpi di scena a ripetizione.

La pioggia iniziale e le safety car hanno sparigliato le strategie iniziali, ogni squadra ha dovuto inventare e modificare in itinere l’approccio alla gara in funzione del meteo, degli incidenti e dell’usura delle gomme.

La Ferrari, dopo il disastro strategico del sabato che ha relegato Raikkonen nelle ultime file in griglia, ha giocato l’all-in con Alonso in gara, gestendo al limite i cambi gomme. Il colpaccio non è riuscito, Alonso ha guidato come sapeva fare un tempo cercando di portare a casa una vittoria che sarebbe stata un evento per la Ferrari di oggi. Ottimo anche Kimi in rimonta dal fondo.

Ma Ricciardo ha fame di vittorie, è diventato grande e vuole diventare un grande di questa Formula 1, supportato da quella che resta sempre e comunque la migliore scuderia del Circus nel suo complesso tecnico-organizzativo; gran strategia ai box e grandissimi sorpassi negli ultimi giri sul Hamilton ed Alonso, mica due qualunque.

Nel frattempo Re Sebastian continua a litigare con la sua macchina, non trova proprio feeling con questa nuova “ragazza”.

Ma il clou è sempre in casa Mercedes, la lotta si fa di gara in gara più dura, un grande Hamilton ha conquistato un podio insperato all’inizio ma forse proprio l’handicap iniziale con la partenza dalla corsia dei box lo ha stimolato di più senza sentire la pressione di Rosberg, anzi il suo silenzio-dissenso sull’ordine di scuderia di far passare Nico è stato perentorio e chiarissimo, non si fanno sconti.

Ed è sacrosanto così, se Rosberg vuole l’alloro deve arrivargli davanti in battaglia, deve sorpassarlo davvero. Il management di Stoccarda non è di certo soddisfatto di questo ammutinamento ma Lewis ha tutte le ragioni sportive di questo mondo, se avesse lasciato strada al compagno avrebbe di certo perso il terzo posto e il mondiale sarebbe stato più lontano. Probabilmente il biondo tedesco avrebbe vinto la gara dato il suo passo incredibile con la gomma morbida, mentre l’inglese non aveva lo stesso ritmo con gomma media. E allora Hamilton ci ha visto giusto, per tenere vivo il suo mondiale poteva solo fare così, cioè disattendere un ordine del capo ma rispettare lo spirito di competizione e la voglia di arrivare prima di tutti gli altri.

E’ l’essenza dello sport.


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