Monza e prima ancora SPA rappresentavano piste che, almeno sulla carta, dovevano essere ostiche alla Red Bull. Ferrari e Mercedes confidavano del doppio appuntamento per avvicinare Sebastian Vettel. Così non è stato.
Il progetto e gli aggiornamenti della Red Bull sono di un altro pianeta, e Sebastian Vettel è un campione che sa tirare fuori il meglio dalla sua monoposto.Le due vittorie del tre volte campione del mondo tedesco, hanno messo una pietra tombale sul mondiale 2013.
Lewis Hamilton che dopo l’Ungheria sembrava lanciatissimo, ha ridimensionato le sue pretese. Fernando Alonso ha colto due secondi posti. Si è ripreso la posizione alle spalle di Vettel in classifica mondiale, ma la distanza tra lui e Sebastian sembra ormai incolmabile, oltre che per il dato numerico, quanto per la prepotenza con cui Vettel e la sua Red Bull stanno mettendo le mani sul mondiale.
Il nervosismo in casa Ferrari è palpabile, sfociato nel controverso team radio durante le prove del Gran Premio d’Italia tra Alonso ed il suo box.La Ferrari sperava di rimontare ed effettivamente, rispetto a Mercedes e Lotus, c’è stato un buon passo avanti. Ma la Red Bull è imprendibile. Stefano Domenicali a fine gara ha invocato la dea bendata per fermare Sebastian Vettel. E’ davvero l’ultima spiaggia.
Arrivano cambiamenti in Ferrari, per ora legati al pilota che affiancherà Alonso per il mondiale 2014. Via Felipe Massa, ritorna Kimi Raikkonen, l’ultimo campione del mondo con la Rossa nel 2007. Questo rientro a modo suo ha dell’incredibile. Il finlandese è rimasto nel cuore di molti tifosi della Ferrari e sarà interessante il dualismo con Fernando Alonso. Ma forse i cambiamenti a Maranello non si fermeranno qui.
Arriva il Gran Premio di Singapore, da cui lo scorso anno Sebastian Vettel inizio la sua rincorsa sfociata nel quarto titolo mondiale. Marina Bay è stato da sempre un circuito favorevole alla Red Bull per le sue caratteristiche. Vista la forza dimostrata, nulla fa pensare che il risultato potrà essere diverso.
Il mondiale sembra finito. Aspettiamoci magari sorprese legate alle singole gare. Il campionato ha preso, in realtà già da tempo, una direzione ben precisa