Tempi duri per chi viaggia in incognito su Facebook, il social network più conosciuto al mondo: tra poche settimane l’opzione che permette agli utenti di rimanere “invisibili“, e quindi rendere il proprio profilo non rintracciabile nei motori di ricerca, verrà completamente disattivata.
Una “minaccia” alla privacy già annunciata da tempo, in realtà: la decisione di rimuovere tale funzione è stata
confermato già dallo scorso dicembre, e infatti, pur essendo ancora presente l’opzione di esclusione del profilo dalle ricerche esterne, Facebook permetteva ( e permette tutt’ora) di raggiungere anche il profilo meglio occultato semplicemente utilizzando le tag delle foto di amici o familiari, magari utilizzando un secondo profilo, dal momento che l’unico reale impedimento alla ricerca consiste nel blocco di un profilo specifico…Impedimento, come descritto, facilmente aggirabile.
Nello specifico, verrà completamente rimossa la funzionalità “Chi può leggere la tua timeline”, inteso anche come “chi può leggere la mia lista di post e like”.
Scelta sensata per il colosso creato da Zuckerberg, dal momento che è possibile risalire dai like alla timeline a prescindere dalle impostazione di privacy: la rimozione di uno strumento diventato obsoleto a causa della stessa conformazione sociale di Facebook.
La questione diventa ancora più preoccupante considerando il recente lancio sulla piattaforma social di Graph Search, tool che permette di cercare topic comuni a più utenti: ad esempio, è possibile cercare tra gli amici (e amici di amici) persone con lo stesso anno di nascita, o che vivono nello stesso luogo, e a causa delle nuove politiche di privacy, anche risalire a profili di sconosciuti, adesso non più tutelati dalla scelta di poter condividere o meno determinate informazioni.
Allo stesso modo, anche Google ha deciso di cambiare le carte in tavola in materia di privacy nei social network, cambiando i termini d’utilizzo della propria piattaforma Google Plus, con l’obiettivo di vendere i supporti (i famosi +1, lo specchio riflesso da Google dei like di Facebook) degli utenti alle compagnie pubblicitarie, con la possibilità, a differenza del suo più famoso rivale, di accettare o meno i termini e di vietare la condivisione delle informazioni private ai minori di 18 anni.
Si legge sul disclaimer:
«Per quanto riguarda le conferme condivise negli annunci, è possibile controllare l’utilizzo del proprio nome e della propria foto del profilo tramite l’impostazione Conferme condivise».
Se l’impostazione viene disattivata, il nome e la foto del profilo non verranno mostrati nell’annuncio del panettiere preferito o in qualsiasi altro annuncio.
Questa impostazione si applica solo all’utilizzo negli annunci e non influisce sull’eventuale utilizzo del nome o della foto del profilo in altri contesti, come Google Play.
Se in passato è stato indicato a Google di non visualizzare i propri +1 negli annunci, naturalmente continueremo a rispettare tale scelta nel contesto di questa impostazione aggiornata. Per quanto riguarda gli utenti che hanno meno di 18 anni, le loro azioni non appariranno nelle conferme condivise negli annunci e in determinati altri contesti.
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