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Fare l’editing di un testo su più livelli di scrittura

Creato il 29 settembre 2014 da Ireneferri

Editing, editing, editing. E’ la seconda parola più importante (dopo “scrivere“) per chi voglia lavorare nel campo della scrittura. E il perchè è semplice da capire: editare un testo vuol dire limarlo, lavorarlo e renderlo sempre più potente ed efficace.

Fare buon editing di un testo vuol dire avere il pieno controllo della comunicazione scritta. Mi spiace dirtelo, ma quando hai buttato giù la prima bozza non hai finito il lavoro: nel 99,9% dei casi dovrai rivederla e correggerla. Anche a giorni di distanza tra una revisione e l’altra.

Perchè essere completamente efficaci al primo colpo non ti succederà quasi mai (non ti sto gufando: è così). Avere una buona idea e partorirla sono cose diverse: non ti ci vorranno (forse) nove mesi per mettere a punto un buon testo. Ma qualche rielaborazione è necessaria.

Vuoi essere efficace? Fai tanto editing, non ti arrendere. Ricontrolla i dettagli.

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Primo livello di editing: la grammatica

La grammatica è l’insieme finito di regole necessarie alla costruzione di frasi, sintagmi e parole di una determinata lingua naturale.

Nella prima bozza avrai scritto piuttosto velocemente, preso dalla voglia di mettere le idee nero su bianco. Nella fase di editing devi controllare:

  • se le frasi che hai scritto sono corrette
  • se i soggetti sono collegati correttamente ai verbi
  • se hai lasciato in sospeso qualche frase
  • se la subordinazione è ben tenuta
  • se le frasi coordinate sono corrette.

Questi sono solo alcuni esempi di costrutti da verificare. Tutto ciò che pertiene l’analisi grammaticale va controllato in questo livello.

L’editing di un testo è per buona parte dedicato al controllo delle regole del codice scritto. Lavoro noioso, ma fondamentale.

Secondo livello di editing: l’ortografia

Sogghigni? Eppure, a forza di editare un testo i refusi scappano a mazzi.

Lo sanno bene i correttori di bozze che – per quanto impegno profondano – a furia di guardare parole a volte perdono errori piccolissimi. Ti consiglio di dotarti di un editor di testo che abbia un correttore e che ti segnali gli errori. Lo stesso word ha in sè funzioni di controllo e ottempera benissimo allo scopo.

Terzo livello di editing: la semplicità

Nella scrittura per il web, la semplicità è (quasi) tutto. Allenati a scrivere per tutti, quindi anche per chi non sappia nulla sull’argomento che stai trattando.

Sii rilassato, breve, informale. Non farcire i testi come un club sandwich.

Prendi le tue frasi e dai loro una bella scorciata. Devi dire “Il parcheggio non richiede denaro”? Guarda bene: è una frase formata da 5 parole. Elimina il superfluo:

 Il parcheggio è gratuito → parcheggio gratis.

 Voilà. Semplice, veloce, chiaro e comprensibile subito a tutti.

Un consiglio: rileggi a voce alta e se puoi leggi il tuo testo a qualcun altro che non sappia nulla di scrittura. Se l’altro capisce, sei stato efficace e semplice. (Bravo).

Quarto livello di editing: i sinonimi

Ecco, questo ultimo (in ordine testuale, non per rilevanza ) livello è incredibilmente importante.

Intanto, parla della tua ampiezza lessicale. Quanto più è alto il numero di parole del vocabolario che conosci e padroneggi, tanto più sarai in grado di essere efficace e completo. (Noterai che uso in maniera massiccia l’aggettivo “efficace”: lo faccio a ragion veduta, utilizzando la tecnica del disco rotto. La conosceremo presto).

editing e uso dei sinonimi
In secondo luogo, fare uso di sinonimi rende la lettura più scorrevole e divertente. Le parole hanno tanti colori, perchè perdere l’occasione di dipingere un buon testo, vario e dinamico?

Si tratta di sfumature, di differenze a volte impercettibili. Che però nel tuo testo sono importanti, perchè danno ai tuoi lettori una misura precisa della tua padronanza della lingua.

Vuoi essere colorato o produrre testi spenti, grigi e senza vita? Se opti per la prima opzione, leggi, studia, armati di un buon dizionario dei sinonimi e sii umile: in questo campo non finirai mai di crescere e di imparare.

L’editing di un testo: croce e delizia di ogni scrittore

Eh sì.

Quante volte vorresti scrivere ed essere felice e convinto che ciò che hai prodotto va bene com’è e che non dovrai riguardarlo mai più?

La realtà è differente. Chi scrive per professione (o per passione) sa bene quante volte rimette mano ad un testo per migliorarlo, cambiarlo, renderlo più potente. Perchè siamo noi stessi a crescere e a migliorare sempre di più la nostra comunicazione.

La scrittura è solo una delle nostre modalità di espressione. Nasce, cresce e si modifica insieme a noi. Perciò, in alto il cuore e continuiamo a scrivere, per lanciare il cuore (e la penna) oltre l’ostacolo e andare a riprenderceli.


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