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Fattore D in TV

Creato il 09 marzo 2011 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Fattore D in TVL’8 marzo è la giornata internazionale della donna, che dovrebbe ricordare le grandi conquiste sociali, economiche e politiche che le donne hanno acquisito dopo anni di soprusi, discriminazioni e violenze. Il palinsesto televisivo vede  una programmazione serale con Cugino&Cugino (RaiUno), Man on Fire – Il fuoco della vendetta (RaiDue), Il Sangue e la Rosa (Canale5), Mistero (Italia1), Miami Supercops (Rete4) e Il Contratto-Gente di Talento (LA7). Poco o nulla come si può vedere, che abbia a che fare con il ricordo del ruolo della donna oggigiorno  eccetto la brillante Geppy Cucciari e Ballarò.

Geppy ha cominciato la sua prima grande avventura da solista. E’ dal 28 febbraio che l’attrice comica, nata a Zelig fa capolino in tv ogni giorno in fascia preservale con un appuntamento in diretta su La7 dal titolo GDay. Dalle 19.40 infatti racconta i fatti e le opinioni del giorno da un punto di vista più leggero e dissacrante. Grazie a una sua personalissima verve a metà tra la comicità inglese (fatta di freddure taglienti) e quella nostrana, più esplicita e ricca di sfottò, nel giorno dedicato alla donna non poteva perdere l’occasione di parlare di donne “essendo una doppia ricorrenza: è la festa della donna e martedì grasso, due feste che hanno una parola in comune: il grasso”! La risposta alla grande domanda che i telespettatori sono chiamati a dare è la seguente: La condizione della donna è ferma al palo, pur di far carriera lei il palo lo utilizzerebbe per la lap dance? -  “Moltissime donne andranno a festeggiare e agli uomini rimasti soli voglio dire che quel nano che circola per casa è vostro figlio e se ha sete non dategli una birra ma, acqua”!  L’ospite della puntata il direttore de L’Unità Concita De Gregorio, madre di 4 figli che brillantemente si presta alla satira di Geppy rispondendo con altrettanta ironia: “l’unico palo che so usare è quello per prendere i vestiti nell’armadio”!

Fattore D in TV
Di tutt’altro registro la visione femminile di Ballarò in onda su Rai 3, che esordisce con il commento di Crozza : Ciao Giova, non so se hai visto che ho portato le mimose Giovanni… 5 euro… sto mazzettino qua… non so, sarà il petrolio… l’avessi preso in Libia… ma l’ho preso a Genova; comunque oggi, Giovanni, è la festa della donna e quindi mimose a gogo… e però il premier ha deciso di non regalare fiori alle donne della sua vita per non compromettere ulteriormente l’Amazzonia. Ma perché non possono governare le donne Floris, perché? perché qualche prevenuto dirà che il mondo sarebbe in mano solo a gente vanitosa, sui tacchi, che spende un sacco di soldi in trucchi, lifting, tintura per capelli e regalini… ma noi in Italia siamo già abituati a questo.

Finiti i sorrisi, Floris porta l’attenzione degli ospiti sul fatto che tutti in Austria conoscono Ruby e l’hanno invitata non a carnevale ma, come rappresentante dell’Italia, dovremmo esserne fieri?

Questa è una giornata particolare e la miccia che accende questa giornata si chiama Ruby, forse anche questo nome diventerà epocale come la riforma della giustizia di Berlusconi.

Vendola interpellato sulla vicenda Ruby e sul gentil sesso dichiara :”La condizione delle donne in Italia è una delle più difficili tra i paesi civili. La sostanziale impossibilità di entrare nei ruoli più importanti, di svolgere il diritto soggettivo di essere cittadine lo dimostrano. La prima legge di questo governo è stata una legge cancellata, quella firmata da Marisa Nicchi e Di Salvo, che avevano conquistato il diritto alle dimissioni anticipate delle donne perché una donna che resta incinta diventa un pericolo per il mercato”. La fatica che fanno per farsi accettare nel mercato del lavoro è un tema politico e Berlusconi ha sdoganato un modello culturale infarcito di maschilismo. E prosegue: “è umiliante ciò che ha detto il presidente del Consiglio, che le donne debbano essere valutate in base alla gradevolezza estetica. È un machismo che spero si riuscirà a seppellire presto”.

Michela Brambilla replica che le parole di Vendola sono un mare di falsità, il caso Ruby e la questione Berlusconi è l’ennesimo tentativo di abbattere il premier facendo leva sulla questione politica e alla domanda delle cene di Arcore risponde tranquillamente: “Sappiamo tutti cosa succede alle cene di Arcore”, una gaffe  o  un improvviso attacco di sincerità?

Fattore D in TV
Se le quote rosa sono diventate quote erotiche è una precisa e diretta responsabilità del partito di Berlusconi, è deprimente e triste che un uomo politico utilizzi l’immagine estetica femminile come baluardo del proprio potere, trasformando l’Italia e la politica italiana in una barzelletta. Ruby Rubacuori è diventata così il nostro marchio da esportazione, una sorta di iprovvisata first lady, immagine dell’Italia berlusconiana che, probabilmente, nessuno vorrebbe.

E proprio in questo giorno, non mi sento di rivolgere nemmeno un pensiero femminile, a chi la donna l’ha svilita e mercificata trasformandola in  valletta, velina,  tronista, corteggiatrice,  escort di strada e di lusso,  pupa politica etc.

Dovremmo  invece fermarci a riflettere sul fatto che le donne, pur essendo la maggioranza nella società civile e pur disponendo di una legislazione che ha tra i suoi fondamenti il principio dell’uguaglianza, sembrano non avere acquisito ancora la consapevolezza della loro forza e la volontà di usare a pieno gli strumenti legali e morali a loro disposizione e ciò  è un vero peccato.


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