Magazine Arte

Felicien Rops e la religiosità blasfema

Creato il 26 luglio 2013 da Artesplorando @artesplorando

Felicien Rops e la religiosità blasfema

Felicien Rops, tentazione di S. Antonio

Rops nacque a Namur nel 1833, e frequentò l'Università di Bruxelles. La specialità di Rops, più che l'olio, erano i disegni a matita: acquistò notevole fama in poco tempo come caricaturista. Incontrò Charles Baudelaire nel 1864, poco prima della morte dello scrittore francese, e Baudelaire stesso lasciò un'impronta indelebile nell'anima dell'artista, scrivendo tra l'altro a Edouard Manet nel 1865 di come considerasse Rops l'unico vero artista tra tutti i belgi che aveva conosciuto o sentito parlare. Dal canto suo, Rops creò il frontespizio per Les épaves (I relitti), che non era altro che una selezione di poesie da Les fleurs du mal (I fiori del male), che fu censurato in Francia, e per forza di cose pubblicato solo in Belgio.I forti legami che univano Baudelaire a Rops e l'arte che il belga rappresentava gli valsero l'ammirazione di molti suoi contemporanei, come Théophile Gautier, Alfred de Musset, Stéphane Mallarmé, Jules Barbey d'Aurevilly e Joséphin Péladan. Rops fu inoltre molto vicino ai movimenti letterari del simbolismo e del decadentismo: come i lavori degli scrittori appartenenti a queste due correnti, le opere di Rops tendevano a mescolare sesso, morte e immagini sataniche.

Felicien Rops e la religiosità blasfema

Felicien Rops, frontespizio per “Les épaves”

Nel 1892 la vista di Rops cominciò a diminuire, finché non sopraggiunse la morte all'età di 65 anni, senza aver mai smesso di produrre opere e mantenere contatti col mondo intellettuale dell'epoca. Le sue illustrazioni accompagnarono i testi di alcuni dei più importanti autori nell’ambito del decadentismo. La sua pittura tende a sconfinare nel regno del fantastico e dell’irrazionale. Il disordine delle passioni e degli istinti, la tentazione della carne, la religiosità blasfema che ammicca al satanismo sono i temi principali che connotano l’opera di Rops. Il suo tratto è fortemente descrittivo e naturalistico, ma i soggetti sono del tutto simbolisti ed allusivi, permeati di reminescenze letterarie. Nelle sue opere traspare un pessimismo inquieto e morboso di chi sa che il piacere confina con la morte e la distruzione. Egli fu, in parte, anche influenzato da tematiche occulte e pseudoscientifiche, fu infatti in stretto contatto con Pèladan, fondatore de l’Ordre de la Rose+Croix du Templet et du Graal.Le opere di Rops si connotano per la centralità della tematica erotica, sempre in bilico fra attrazione e maledizione, tra dipendenza e dannazione, dando voce ad una visione del caos che scaturisce dall’eterna lotta tra amore e psiche, tra la vita e la morte, tra il bene e il male. Egli stesso si definiva una persona poco comprensibile, rivolgendosi al fotografo Nadar dice di sé:“devi sapere che io sono un essere niente affatto singolare, e molto scarsamente comprensibile perfino a me stesso.”

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :