Il ”Quarto Stato” dipinto da Giuseppe Pellizza da Volpedo nel 1901. Rappresenta lo sciopero dei lavoratori, simbolo delle lotte sindacali. Reso celebre nel film “Novecento” di Bernardo Bertolucci.
La Festa del 1 Maggio ricorda l’impegno sindacale a favore dei lavoratori per la conquista dei diritti sociali ed economici, ma ormai è solo una giornata di svago.
E dopo le celebrazioni del 25 Aprile, eccoci pronti anche per la Festa del 1 Maggio. Sono due ricorrenze di natura politica ma di significati diversi.
La Festa del Lavoro si celebra per ricordare l’impegno sindacale a favore dei lavoratori per la conquista dei diritti sociali ed economici. La data ricorda simbolicamente le lotte operaie combattute per la conquista del diritto di lavorare 8 ore al giorno.
Le battaglie sindacali cominciarono in Australia nel 1855, per proseguire fino al 1866, quando nell’Illinois, in America, fu approvata la legge, che entrò in vigore il 1 Maggio del 1867, festeggiata con un corteo di diecimila lavoratori a Chicago. Ma l’applicazione della legge era ancora molto difficile, e non ebbe granchè seguito.
All’inizio di maggio del 1886, a Chicago, si arrivò ad organizzare un’imponente manifestazione di protesta con uno sciopero al quale parteciparono oltre 400mila lavoratori, che comportarono però scontri tra manifestanti e polizia. Ci furono morti e feriti, e per commemorare questi sacrifici si scelse definitivamente e simbolicamente la data del 1 Maggio.
In Europa la Festa del 1 Maggio fu ufficializzata a Parigi nel 1889 e portata due anni dopo in Italia. Fu riconosciuta come Festa dei Lavoratori di tutti i Paesi per unificare le rivendicazioni e dimostrare reciproca solidarietà.
La prima manifestazione in Italia si ebbe nel 1891, però con scontri, morti e feriti. Successivamente, durante il ventennio fascista, la Festa del Lavoro venne abolita, in quanto manifestazione operaia politicamente rossa e sovversiva, di opposizione al regime. La data venne spostata al 21 Aprile, coincidente con il Natale di Roma.
Questo spiega perchè, nel dopoguerra, quando fu ripristinata, la Festa del 1 Maggio ebbe connotazioni politiche di sinistra con le tensioni che seguirono. Addirittura nel 1947 a Pontella della Ginestra, in provincia di Palermo, la banda di Salvatore Giuliano sparò sui lavoratori manifestanti, causando undici morti e decine di feriti.
Nel corso degli anni, le trasformazioni sociali e politiche hanno modificato le tradizionali celebrazioni di cortei e manifestazioni di natura essenzialmente politica, aventi significato di mobilitazione e di lotta, in una vera festa, dove non si identifica soltanto l’operaio o il contadino, ma tutto il contesto del Lavoro. E’ diventato praticamente un giorno di riposo, di svago e di divertimento, occasione per organizzare picnic e gite fuori porta.
Per celebrare la Festa del 1 Maggio i sindacati italiani Cgil, Cisl e Uil e il Comune di Roma organizzano annualmente un concerto, in cui si esibiscono gruppi musicali e cantanti importanti, che vede la partecipazione di migliaia dipersone.
Il 1 Maggio è cambiato nel tempo, ma è importante ricordarne simbolicamente il significato per trarne spunti di riflessione su temi sociali molto sentiti.