Ora c’è da ammettere che io la sveglia non la imposto quasi mai perché nonostante il mio fisico non sia di fattura elvetica, posso vantare una sveglia biologica che, per dieci mesi all’anno di media, funziona alla perfezione, anzi di solito supera quella meccanica. Se quella meccanica dovesse suonare alle 07.30 la mia entrerebbe in funzione alle 07.29 in punto…E guai a volermi contraddire perché c’ho le prove :-)!!!
Ma poi succede che arriva la primavera…Che qualche nuovo pensiero affolla la mia mente(dove non faccio difficoltà ad ammettere che c’era già un discreto traffico)…Che gli orari al lavoro siano di nuova progettazione, tutti da sperimentare e da farseli cadere obbligatoriamente bene addosso, poiché squadra che vince non si cambia…E che quando una mattina la sveglia è prevista per le 4.00, poi la mattina successiva è previsto un recupero di almeno 3 ore…
E come nella migliore delle favole-non-a-lieto-fine proprio la mattina che la colazione non sarebbe stata frugale come il solito, ecco che il mio invidiabile orologio biologico ha perso la sua peculiarità…E la mattina successiva a quella del malfunzionamento biologico, ero inappetente...E la mattina ancora successiva la sveglia era di nuovo alle 4 e a quell’ora di mangiare non se ne parla…E la quarta mattina, il prezioso latte per il quale avevo rimesso la faccia, era in scadenza…L’idea di buttarlo via non mi ha sfiorata nemmeno lontanamente…
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E se vi dicessi che non tutti i mali vengono per nuocere, dite che rischierei di cadere nel banale?!
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Torta di riso e amaretti Per una tortiera Ø 24 cm 160 gr di riso originario 130 gr di zucchero semolato 50 gr di amaretti secchi 50 gr di mandorle sgusciate 3 uova intere 1 litro di latte fresco 1 pizzico di fior di sale zucchero a velo
Procedimento Versare il latte in una casseruola dai bordi alti e portarlo a bollore. Al bollore salare, versare il riso e lo zucchero semolato. Far cuocere finchè il riso non avrà assorbito completamente il latte mescolando spesso, soprattutto verso fine cottura. Nel frattempo sbriciolare gli amaretti. Trasferire il riso in un largo piatto e allargarlo per farlo raffreddare completamente. Preriscaldare il forno a 180°. Imburrare una tortiera con cerniera apribile. Unire gli amaretti sbriciolati e le mandorle al riso ormai freddo. Sgusciare un uovo per volta, separare le chiare dai tuorli e unire un tuorlo per volto al composto a base di riso non unendone un altro se il precedente non è stato assorbito. Montare a neve ben ferma gli albumi. Con una spatola(per me Tescoma) unirli con delicatezza al composto a base di uova e con movimenti dal basso verso l’alto per non smontarli. Versare il composto nella tortiera e far cuocere in forno caldo per 35 minuti. Sfornare e far raffreddare su una gratella per dolci. Cospargere di zucchero a velo e servire.
English version of the recipe
Rice and amaretti cookies cake Serves a cake of 24 cm of diameter 160 gr of rice 130 gr of caster sugar 50 gr of amaretti cookies 50 grams of shelled almonds 3 eggs 1 liter of fresh milk 1 pinch of fleur de sel icing sugar
Directions Pour the milk into a saucepan with high sides and bring it to boiling. When boiling add salt rice and sugar. Mix and let it cook until the rice has absorbed all the milk, stirring often, especially towards the end of cooking. Meanwhile crush the amaretti cookies. Transfer the rice into a large plate and spread it to cool completely. Preheat the oven to 180 degrees. Grease a cake tin with zipper opening. Combine the amaretti crumbs and almonds to the rice now cold. Combine one egg yolks at time in the mixture not adding another yolks if the previous hasn’t been absorbed by the mixture. Beat the egg whites until they look thick and white.With a spatula, add them gently to the mixture mixing from the bottom to the top. Pour the mixture into the cake tin and bake in preheated oven for 35 minutes. Remove from oven and let the cake cool on a wire rack for cakes. Sprinkle with powdered sugar and serve.
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Con questa torta partecipo al contest di Ely del blog Nella cucina di Ely, Chi non risotta in compagnia...
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