C'è crisi, e fin qui ci siamo. Le benzina costa uno sproposito. Lavoratori e famiglie hanno difficoltà ad arrivare alla fatidica fine del mese. Le manovre del governo non aiutano di certo. E allora le proteste, soprattutto quelle di alcune categorie, sono prevedibili - ma anche strumentali.
Ora, bloccare il traffico in tutta la Sicilia per non far arrivare rifornimenti e merci ai negozi o impedendo la libera circolazione non mi sembra una modalità corretta di fare protesta. Io posso pure essere d'accordo con le ragioni della mobilitazione, spacciata da più parti come pacifica e ben accetta dalla popolazione. Però sul modo c'è molto da ridire. A parte che non sono convinto che tutti siano così contenti di trovarsi strade, autostrade, accessi a porti e aeroporti bloccati e negozi vuoti e neanche un goccio di carburante; ho anche qualche dubbio sulla correttezza di andare in giro, come viene riportato dalla giornata di ieri, a chiedere - più o meno gentilmente - ai commercianti di aderire alla protesta.Il blocco dei Tir alla barriera autostradale di San Gregorio a Catania.
Il blocco dell'autotrasporto proseguirà sicuramente almeno fino a venerdì. Il movimento Forza d'urto (che riunisce gli Autotrasportatori Aias, il cosiddetto movimento dei Forconi - che gode anche dell'appoggio del presidente del Palermo Maurizio Zamparini, più altre associazioni di categoria dei camionisti e degli agricoltori) non vuole tornare indietro sui propri passi. Io ammetto che non trovandomi in Sicilia posso sicuramente avere una visione distorta delle cose: rimango comunque della mia idea, il caos non mi sembra la soluzione. Come ogni movimento di protesta, registro che ci sono favorevoli e contrari, e questo mi dà un'ulteriore conferma al fatto che sia legittimo nutrire dei dubbi.
Il dubbio maggiore me lo tengo per la fine. Questa "forza d'urto" è davvero così spontanea? Apartitica? Apolitica? Forse lo è sulla carta e nelle intenzioni (soprattutto in quelle di chi manifesta davvero perché è incazzato). Giuseppe Richichi, presidente dell'Aias, se la prende con la politica siciliana, assente e disinteressata. Mah, a me così disinteressata non sembra proprio. Fatto sta che tra ieri e oggi sono venuti fuori i nomi di Forza Nuova, dell'Mpa, dei miccicheani di Grande Sud, di Gioventù Italiana, la giovanile della Destra di Storace, come sostenitori più o meno espliciti del movimento di protesta.
Ma anche in questo caso deve essere l'influsso malefico della Milano comunista di Pisapia a farmi pensare male.