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Fritto? E che fritto sia!

Da Cucinaamoremio
Fritto? E che fritto sia!
Ma che sia almeno INTEGRALE.
Non nel senso che friggo tutto ciò che incontro (anche se in un certo senso avrebbe il suo perché – l’olio è nella padella… smaltirlo è comunque complicato… io e il mio compagno Pedro Bò che mi ha aiutato puzziamo già come due supplì…) ma nel senso di farina integrale e zucchero integrale (cioè di canna).
Almeno fatevi lo zucchero a velo in casa! In realtà ci sarebbe andato benissimo lo zucchero a velo di canna (QUI al 6) ma se mettevo anche quello mia figlia (erano per la sua classe) me le avrebbe tirate appresso… quindi ho usato normalissimo zucchero a velo bianco.
Nella fotografia c’è la versione al cioccolato e la versione alla cannella; io le ho fatte al cioccolato (per dei bambini, ops, ragazzi le trovo molto più adatte).
Non unite le due versioni, non nel senso che non possono stare nello stesso vassoio, ma nel senso di una stessa frappa ricoperta di zucchero a velo e cannella con striature di cioccolato fondente – secondo me cannella e cioccolato fondente stanno malissimo insieme… è solo una mia modesta opinione.
Mia figlia, conoscendo le mie fisime, mi ha chiesto preoccupatissima prima che le facessi, “Ma le fai fritte o al forno?” ed io come se la risposta fosse ovvia: “Ma fritte certo!”.
In realtà la verità è che le frappe al forno non esistono!
Cioè esistono frappe casalinghe fatte al forno, ma quelle industriali con la dicitura sul pacchetto “AL FORNO” in realtà sono pre-fritte e dopo ripassate in forno, cioè non sono più salutari di quelle normali.
Riguardo a quelle casalinghe ho una ricetta che voglio provare ma ieri sera non mi sembrava il caso di fallire e quindi ho fritto.
Poi, alla fine, sempre perché mi dispiace sprecare cose alimentari e perché la mia Titti tende già al “barattolo con 4 zampe” e perché non si butta via niente:
sapevo che i pizzoccheri (la pasta del Valtellina) si chiamano così perché originariamente si facevano prendendo pezzetti del loro apposito impasto a pizzicotti…
allora ho preso tutti i ritagli di pasta delle frappe, li ho rimpastati insieme, fatti su in una palla e da questa ho preso della pasta con dei pizzicotti dopodiché l’ho fritta…
e dato che
“…fritta è buona anche una suola di scarpa”
…questi, spolverati di zucchero a velo, sono buonissimi; ancora più buoni passati nel cioccolato fuso.
Bruttissimi ma buonissimi.


Frappe integrali
450g di farina integrale
100g di zucchero integrale (Demerara)
50g di burro
50cc di latte scremato (oppure 25cc l. intero + 25cc acqua)
vaniglia vera
1 pizzico abbondante di sale
cannella in polvere
50g di cioccolato fondente
olio per friggere
Dopo aver montato con delle fruste elettriche l’uovo (a temperatura ambiente) con lo zucchero finché questo composto non raddoppi il volume.
Unire ora il burro sciolto, il latte, la grappa e la farina setacciata e i pezzetti che rimangono nel setacciop e il sale.
Lavorare a lungo e raccogliere l’impasto in un disco alto circa 3cm che metterete a riposare in frigorifero debitamente coperto.
Passato questo tempo con la macchina sfogliatrice (Nonna Papera) e coc la rotella zigrinata formate le frappe (devono essere finissime: passatele fino al penultimo buco).
Friggetele a fuoco medio-alto per pochissimo, il tempo di buttarle e di girarle e già si imbiondiranno.
Toglietele e mettetele a scolare su carta da cucina. 

E’ importante che non riempiate troppo la padella (io friggo in una wok) perché altrimenti si abbasserà la temperatura dell’olio e non friggerà piu bene. 
Una volta fredde e scolate spolverare con lo zucchero a velo.
Sciogliete il cioccolato e con una siringa (quelle della farmacia la più grande che c’è o se siete pratici un conetto di carta forno) o al limite intingendo i rebbi di una forchetta fate delle striature direttamente nel vassoio in cui le avete messe.

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