Negli Usa è stato massacrato, e quasi del tutto snobbato in sala. Meno di 15 milioni di dollari incassati, e il 96% di critiche negative da parte della stampa. Tornato in Italia, Gabriele Muccino ha finalmente lanciato in sala Quello che so sull’amore, dal 10 gennaio in quasi 500 sale (e primo al debutto negli incassi).
Protagonista nei giorni scorsi di una fumantina conferenza stampa, dove al posto dell’autocritica ha perso il sopravvento l’incredibile attacco ad Hollwyood, il regista ha ripreso parola per fare nuovamente polemica. Il perché? Il suo peso. D’altronde chiunque abbia visto la puntata di Che Tempo che Fa della scorsa settimana si sarà chiesto: “ma cosa è seccusso a Gabriele Muccino?“. E’ semplicemente ingrassato. E non di qualche kg, ma di circa 30 kg, o almeno questo è quello che raccontano i rumor.
“Ma perché fa così effetto che sia ingrassato? Faccio il regista per nascondermi dietro la macchina da presa. Non faccio l’attore ma film. Ho avuto tanti dispiaceri. In casi del genere, c’è chi dimagrisce e chi ingrassa. Io, evidentemente, faccio parte della seconda categoria. Sono un ansioso, un divoratore della vita, e sono imploso. O esploso”. Direttamente via Twitter, Muccino ha così partorito il dubbio di giornata, sinceramente legittimo, anche se poi fatto fuori dai tweet del proprio profilo, zittendo automaticamente critici e detrattori. Anche perché nel curriculum di un regista conta la qualità dei propri film, e non la taglia dei pantaloni..