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Garnett e Pierce ai Nets, finisce un’era a Boston

Creato il 28 giugno 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

A disturbare il Draft 2013 ci hanno pensato i padroni di casa del Barclays Center, i Brooklyn Nets. Il GM Billy King ha infatti messo in piedi una trade che ha portato nella Grande Mela Kevin Garnett, Paul Pierce e Jason Terry! Il percorso inverso lo faranno invece Kris Humphries (con il suo contrattone in scadenza), Gerald Wallace, Tornike Shengelia, Reggie Evans e Keith Bogans (tramite sign-and-trade), oltre alle prime scelte 2014, ’16 e ’18. Lo scambio, che si potrà concretizzare solo dopo il 10 luglio, è di quelli epocali: da una parte finisce definitivamente l’era dei Celtics dei Big Three, dall’altra la franchigia di Prokhorov si segnala prepotentemente sulle mappe NBA. Il vento del rebuilding a Boston aveva cominciato a soffiare già dall’estate 2012, quando Ainge aveva deciso di non proseguire con Ray Allen; l’addio a coach Rivers di qualche giorno fa ha evidentemente aperto le porte alla vecchia guardia, non più sufficiente a vincere, ma ancora funzionale in altri sistemi. Ad esempio quello dei Nets. Lo scorso anno la squadra di Carlesimo, pur dotata di grande talento, non ha saputo superare il primo turno, dimostrando a volte scarsa voglia di vincere, provando a risolvere i problemi con la classe, e mai sbucciandosi le ginocchia sul parquet. La mentalità vincente di Garnett potrebbe quindi essere la giusta medicina in un roster in cui non gli viene chiesto di giocare 35 minuti e fare 20 punti, ma “solo” di diventare un condottiero di un’armata profondissima, fisica e con una quantità di talento con pochi eguali nella NBA. Lo stesso discorso vale per Paul Pierce: The Truth nell’ultima stagione ha dimostrato di avere ancora qualche cartuccia da sparare, ma non per 82 partite (o 114 come gli Heat), non per 48 minuti.
Deron Williams dovrà tornare quello delle Olimpiadi: meno finalizzatore e più facilitatore, traducendo direttamente dall’inglese. Certo è che un quintetto così con D-Will, Joe Johnson, Pierce, Garnett e Lopez fa davvero paura. Non si spaventa invece il proprietario Mikhail Prokhorov, che solo per questi cinque dovrà sborsare 81.5 milioni di Dollari. Vincere costa, i soldi non sono tutto, ma aiutano; l’arroganza fiscale del russo va un po’ contro lo spirito dell’NBA e soprattutto fa a pugni con il resto dell’economia mondiale. Questa volta però non è stato lasciato nulla al caso: ad affiancare l’esordiente Jason Kidd ci sarà Lawrance Frank, l’allenatore che al primo anno portò proprio i Nets del Flying Circus alle Finals. Cari tifosi dei Nets, soprattutto quelli che hanno tenuto duro anche nell’era post Carter, in NBA c’è una nuova contender.


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