Con il riprendere delle ostilità a Gaza contro Israele, nella Striscia riprende anche la caccia alle streghe dei “traditori” palestinesi, presunte spie dello Stato ebraico, magari ree soltanto di volere la pace con esso e riconoscere il suo diritto all’esistenza. E le “spie di Israele”, nei Territori Palestinesi e in particolare appunto a Gaza, vengono ammazzate senza pietà.
Com’è successo ieri a sei uomini, a cui Hamas ha sparato a Gaza City. Su Internet girano immagini terrificanti, in particolare quella di un povero corpo straziato, senza scarpe, coi pantaloni calati e testa e barba rasati per sfregio, trascinato da due figuri barbuti in motorino vestiti all’occidentale.
La gente, a Gaza, è talmente prigioniera della “logica di guerra”, che è spinta a guardare con sospetto mortale non solo quello che considerano il “nemico”, Israele, ma ancor addirittura “i suoi”, che vogliono o che sono sospettati di volere una “normalizzazione” con lo Stato ebraico.
Come faranno mai costoro ad avere la pace, in queste condizioni? Stasera, un’amica di origine tunisina, ma italianissima, anzi napoletanissima d’adozione, e con la quale sto avendo in questi giorni un confronto abbastanza acceso su Facebook in merito alla situazione Gaza/Israele, mi ha girato un articolo di una ragazza egiziana, che, come lei, collabora con “Yalla Italia!”, il blog delle “secondo generazioni” di immigrati in Italia. Questa ragazza, che comunque vive in Egitto, non giustifica Israele (non dice nemmeno che esso cerca di evitare le vittime palestinesi, mentre Hamas usa i civili come scudi umani, mescolandosi tra loro, costringendo l’esercito israeliano ad uccidere anche loro), ma nel suo bel pezzo intitolato “Sorry, Israel …”, la giovane scrive:
Sorry, Israel! Scusaci per i continui attacchi che abbiamo nei tuoi confronti. Scusaci per averti dato dell’assassina, della terrorista, dell’inumana. Hai ragione. Tu non uccidi i tuoi “figli”, ma i “figli” altrui. Combatti per ogni tuo “figlio” fino all’ultimo sangue. Sai come funziona da noi invece? Ci ammazziamo a vicenda. Caino e Abele. … Tra “fratelli” ci si può uccidere? … Come potrei darti dell’assassina? Come potrei darti dell’inumana? Tu che fai l’interesse della tua gente, che accogli i tuoi “figli” dandogli i migliori benefici. Tu sì, che hai fatto i tuoi interessi. Tu sì che sei riuscita a guardare avanti e a costruirti un futuro senza guardare in faccia a nessuno. Tu almeno hai valorizzato la tua gente. Mi piacerebbe che il mio Paese imparasse da te.
Per fortuna c’è qualcuno che critica anche il mondo arabo da cui proviene e la falsità della “fratellanza araba”. Che, al solito, c’è solamente se c’è odio/invidia contro Israele (o gli USA), altrimenti fratello uccide fratello. Caino uccide Abele.
Link Sponsorizzati