Ho trovato questa ricetta in rete, e l'ho voluta provare sia per la facilità della preparazione e per il gusto squisito del risultato, ingredienti: 300 gr latte - 250 gr (1 vasetto) marmellata di ciliegie Fordifrutta RIGONI DI ASIAGO - 150 gr panna da montare.Ho stemperato la marmellata con il latte freddo e con la panna non montata, ho versato il composto nella gelatiera e ho avviato secondo le istruzioni. Non appena il gelato sarà pronto l'ho messo in freezer... ;-) *bottiglia del latte e teiera GREENGATE/ciotoline con vassoio ALGIA
con questa ricetta partecipo al contest di RIGONI DI ASIAGO:
Vi ho già parlato in questi giorni, anche qui, del mio prossimo viaggio in Nepal (partenza 30 giugno). Oggi vi parlo un pò di quello che mi aspetta a livello culinario...La cucina nepalese:Le ricette della cucina nepalese sono basate su una tradizione culinaria millenaria, che varia da etnia e etnia. Una caratteristica che accomuna molte di queste ricette è un uso abbondante di spezie, che contribuiscono a dare ai vari piatti innumerevoli gradazioni di sapore e di colore. Una componente fondamentale della cucina nepalese è il masala, una miscela piccante di spezie a base di pepe, cumino, cardamomo, fieno greco, coriandolo, cannella, semi di finocchio, ogni chef che si rispetti lo prepara da sè. Tutti gli ingredienti si possono trovare al mercato di Asan Tole a Kathmandu.I nepalesi sono in maggior parte vegetariani, alcuni per scelta, altri per necessità. Il pasto base in Nepa è costituito dal daal bhaat tarkari (zuppa di lenticchie, riso e curry di verdure) a volte sono insaporiti con achar (sottaceti) e magari qualche chapati (pane azzimo indiano), dahi (cagliata o yogurt) o papad o pappadam (frittella croccante di farina di lenticchie).Le verdure più comuni sono le patate, spinaci e chayote (una specie di zucca importata dal Sud America), di rado il daal bhaat tarkari viene servito con masu (carne).Tuttavia nella valle di Kathmandu sono grandi mangiatori di carne: la più diffusa è quella di buff (bufalo d'acqua) dato che le mucche sono sacre , ma anche la capra è piuttosto comune.In cucina abbondano le spezie, soprattutto il peperoncino, e i piatto sono di solito accompagnati da chiura (riso battuto asciutto). Un piatto economico e piacevole che c'è dappertutto è il chow mein (sottili noodles fritti con verdure o carne).Il Nepal è un ottimo posto per assaggiare la cucina tibetana, anche se la maggior parte dei piatti non è altro che una variazione sul tema dei momo (ravioli ripieni) o dei thuk (noodles, solitamente serviti in brodo).I nepalesi vanno pazzi per i dolci, soprattutto se sono appiccicosi e a base di latte, jaggery (zucchero di palma) e noci. I preferiti sono il barfi (latte condensato con caramello), i rasbari (palline di latte), i lal mohan (palline di farina al latte fritte), il kheer (budino di riso) e il julebi (girelle fritte inzuppate di sciroppo, di color arancio). A Bhaktapur bisogna invece provare il juju dhau (re delle cagliate), uno yogurt cremoso. A causa della fragilità della catena del freddo è meglio evitare il gelato, tranne che nei migliori ristoranti per turisti.Bevande:Per un vero chiya nepalese (a volte lo chiamano tè masala) le foglie devono essere bollite nel latte con zucchero e spezie. Nelle zone che risentono dell'influenza tibetana la bevanda tipica è il tè nero mescolato con sale e burro.Laddove, invece, è più forte l'influenza dell'India, c'è il lassi, a base di cagliata (o yogurt) con zucchero e quella che potrebbe essere acqua non trattata (quindi attenzione).Nel paese si producono, su licenza, Tuborg e Carlsberg (danesi) Lowenbrau (tedesca) e San Miguel (spagnola). Inoltre si produce un'ampia gamma di liquori tra cui rum, whisky, brandy e gin, ma non sono prodotti molto convincenti. Ufficialmente i negozianti non possono vendere alcolici i primi 2 giorni (di luna piena) e gli ultimi 2 sabati del mese nepalese, ma questa norma raramente si applica nei ristoranti turistici.Particolare in Nepal anche la birra, fatta da riso e orzo.Usanze nepalesi:I membri della casta dei brahmini non possono mangiare carne di pollo e di bufalo, cipolla, pomodoro, funghi o uova, nè cibo preparato da qualcuno che appartenga a un'altra casta. Per contro, il cibo preparato da brahmini può essere mangiato da ogni casta.Secondo il rituale, il cibo diventa jhuto (contaminato) se toccato dalla mano, dal piatto o dalla posatadi qualcun'altro, quindi mangiate solo dal vostro piatto e non usate mai la vostra forchetta o il vostro cucchiaio personale per servirvi dei piatti di portata.Non usate la mano sinistra per mangiare o per porgere il cibo ai vostri commensali, perchè è la mano che di solito si usa per lavarsi.Quando cenate in una casa privata, lasciate fuori le scarpe. Prima di mangiare lavatevi le mani e la bocca. Se cenate in una casa privata, chiedete sempre una seconda porzione. (notizie tratte dalla guida Nepal di Lonely Planet)NAMASTE'