Dall’articolo “La fantacritica” di Gian Filippo Pizzo apparso sul n. 475 di settembre 2011 de “Il Giornale dei Misteri”, riporto questo riferimento a Nuova letteratura fantasy (ed. Sottovoce, 2010) e Tolkien e Bach: dalla Terra di Mezzo all’energia dei fiori (Galaad Edizioni, 2011), di Giovanni Agnoloni
“Dal particolare all’universale: Nuova letteratura fantasy di Giovanni Agnoloni (ed. Sottovoce) tratta, come si evince dal titolo, del fantastico moderno, ma con un approccio del tutto particolare: dopo un capitolo introduttivo in cui vengono evidenziate differenze e affinità (sono tutte espressioni della fantasia) tra neo-fantasy, fiaba e fantascienza, l’autore passa ad esaminare una serie di scrittori che normalmente non sono ascritti al novero di quelli “fantastici” – o almeno non lo sono in modo preponderante: Hesse, Saramago, García Márquez, Coelho, Vázquez Montalbán, Yoshimoto e altri. L’obiettivo non è tanto di trovare in questi scrittori elementi fantastici, che sarebbe banale, ma verificare se la loro visione della vita sia paragonabile a quella che il più grande scrittore di fantasy – ovviamente J.R.R. Tolkien – trasfonde nelle sue opere, a cominciare da Il signore degli anelli. E infatti Tolkien è citatissimo e i suoi personaggi e le situazioni che descrive vengono spesso messe a confronto con passi degli autori citati. A proposito di Tolkien, l’ultimo libro di Giovanni Agnoloni è dedicato proprio a lui, messo a confronto con Richard Bach, quello della omonima medicina alternativa: Tolkien e Bach: dalla Terra di Mezzo all’energia dei fiori (ed. Galaad) è dunque un altro approccio originalissimo.”