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Ginecomastia, sempre più uomini dal chirurgo per eliminare il seno

Creato il 04 dicembre 2012 da Mariodini @profmdini

Secondo una indagine condotta dall’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) sarebbe in notevole crescita il numero degli uomini che ricorre alla chirurgia plastica per eliminare il seno troppo abbondante spesso causato da un abuso di antidepressivi, dopanti per aumentare i muscoli o integratori alimentari, cannabis e alimenti con estrogeni.

Il problema del seno abbondante si chiama ginecomastia – una vera e propria fonte di disagio a livello sociale – e interessa un numero crescente di persone: in Italia nel 2011, secondo i dati raccolti dall’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), gli interventi sono stati 1.523, pari al 4.45% del totale, con un incremento di circa il 20% rispetto al 2010. Una tendenza che in realtà si registra non solo nel nostro Paese: negli Stati Uniti, la ginecomastia è il quarto intervento più eseguito tra gli uomini (17.645 interventi nel 2011, dati Asaps); in Inghilterra è addirittura al secondo posto, in crescita costante: rispetto al 2010 sono cresciuti del 7% (da 741 a 790) , mentre dal 2008 addirittura del 144% (da 323 a 790, dati Baaps). Il problema colpisce soprattutto i giovani sotto i 30 anni, spesso affetti da disturbi ormonali e gli adulti sopra i 60 anni che si sottopongono a terapie ormonali per il tumore alla prostata.

Esistono diversi tipi di ginecomastia: quella “vera” consiste nell’ingrandimento patologico della ghiandola mammaria, causato appunto da uno squilibrio ormonale. C’è anche una ginecomastia “falsa”, provocata da un eccesso di adipe causato dal sovrappeso. Esiste anche una terza possibilità, piuttosto frequente, causata dalla somma dei due problemi. Per capire la causa del problema basta un’ecografica e, in tutti i casi, la soluzione è chirurgica.

E’ necessario rivolgersi ad un chirurgo plastico di fiducia. L’intervento è piuttosto semplice e consiste nella riduzione della ghiandola mammaria, che nell’uomo non crea alcuna complicazione, dato che non è un organo funzionale. Si esegue poi l’esame istologico per escludere eventuali degenerazioni di tipo maligno. L’intervento si esegue in anestesia locale con sedazione o generale, con una piccola incisione di qualche centimetro a livello dell’areola mammaria. Il post operatorio non è doloroso e in una settimana si può tornare alle normali attività.


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