Giornata n.16

Milan davanti e dietro tutti quanti, questo l'adagio che spiega la situazione del campionato a tre partite dal giro di boa. La squadra di Allegri stende il Bologna con una certa facilità, mostrando continui miglioramenti nel dispiegamento della manovra e regalando una sensazione di compattezza che da tempo le mancava. Come da ottima tradizione, i rossoneri hanno la spina dorsale forte con Abbiati, Ambrosini (alla Desailly di capelliana memoria) e Ibrahimovic; in più attorno ruotano uomini di qualità e di grande dedizione alla causa. Dietro ai rossoneri, staccato di sei punti, si è formato un terzetto con la Lazio raggiunta da Juventus e Napoli. Proprio Juve-Lazio, big match di giornata, ha sottolineato che i bianconeri ci sono per la lotta scudetto e rappresentano la più credibile alternativa al Milan, se non altro per una questione di blasone. Ma non va sottovalutato il Napoli, capace di scintille e colpi da grande squadra; la Lazio potrebbe accusare il colpo della sconfitta maturata all'ultimo secondo all'Olimpico di Torino. Il campionato è certamente molto lungo ma sedici giornate sono abbastanza per dire che difficilmente la Roma farà parte della lotta a vertice (troppo nervosismo, poche idee), che l'Inter avrà i suoi bei problemi una volta tornata in Italia (con quale spirito? con quale allenatore?) e che le genovesi avranno un ruolo marginale, inevitabile per la Samp che ha detto addio al suo valore aggiunto Cassano ma pure per il Genoa che ha puntato forte su Toni in estate ma il giocatore ha palesato un declino che ormai appare irreversibile.
 La copertina di giornata la merita Nené, che segna la sua prima tripletta in Italia e guida il Cagliari al trionfo contro il Catania. Questo attaccante dalla faccia da giocatore d'altri tempi e dai colpi lucenti resta una delle più belle realtà in un campionato che fatica a mettere in mostra novità eclatanti.