Mentre andava in scena la finale della Las Vegas Summer League, vinta dai Warriors, 28 giocatori statunitensi si sono trovati sempre nel Nevada per un mini-camp organizzato da Team USA Basketball in vista dei Mondiali della prossima estate che si disputeranno in Spagna. Il presidente Jerry Colangelo insieme al coach Mike Krzyzewski e ai suoi assistenti Tom Thibodeau, Monty Williams e Jim Boeheim hanno voluto capire la disponibilità dei nuovi giocatori che potranno essere convocati e nel mini camp avranno la possibilità di vederli da vicino allenarsi e chiudere il 25 luglio al Thomas & Mack Center con una partita di esibizione tra i 28 ragazzi. Il roster dei convocati è cambiato all’ultimo momento viste le rinunce per infortunio alla caviglia di Taj Gibson e di incompatibilità con i suoi impegni per George Hill, ma la presenza di una grandissima quantità di talento rende il camp molto interessante. Se ieri Russell Westbrook, Kevin Love, Kevin Durant e James Harden avevano espresso il loro desiderio di far parte della spedizione spagnola, Iguodala e Stephen Curry, nuova coppia dei Warriors, potrebbero farne parte, ma ci dovrebbero essere diversi posti liberi rispetto al gruppo che ha vinto la medaglia d’Oro alle ultime Olimpiadi a Londra, visti i quasi sicuri forfait di LeBron James, Carmelo Anthony, Chris Paul, Tyson Chandler e Kobe Bryant.
Dei 28 convocati ovviamente nel mini-camp del prossimo anno, quindi a ridosso delle vere e proprie convocazioni per il Mondiale, il numero di atleti sarà inferiore, verrà effettuata una scrematura anche in base alla stagione giocata, ai bisogni del gruppo e agli infortuni, sempre dietro l’angolo nella NBA. Quasi sicuro di una chiamata è Anthony Davis che ha già un Oro Olimpico in bacheca, mentre tra gli altri lunghi se la giocheranno DeMarcus Cousins, Kenneth Faried, Ryan Anderson, DeAndre Jordan e Greg Monroe che sembrano i più pronti al momento; meno chance invece per Andre Drummond, Derrick Favors, Larry Sanders e Tyler Zeller ancora molto acerbi.
Anche tra le ali-guardie la battaglia sarà importante con Paul George quasi sicuro di una chiamata visto l’exploit dell’anno scorso: Chandler Parsons, DeMar DeRozan e Klay Thompson potrebbero essere interessanti viste le loro caratteristiche differenti, mentre più indietro sono Harrison Barnes e Gordon Hayward, fuori dai giochi sembrano proprio Michael Kidd-Gilchrist, Bradley Beal, Dion Waiters e il senior da Creighton Doug McDermott.
Il reparto più affollato è sicuramente quello dei playmaker, perchè detto di Westbrook c’è da capire la disponibilità di Derrick Rose che dovrebbe (condizionale d’obbligo) rientrare a inizio stagione dopo il lunghissimo stop. Se D-Rose assicurerà la sua presenza allora i posti si ridurranno molto: Kyrie Irving sembra il favoritissimo ma le ultime stagioni di Mike Conley, Jrue Holiday, Ty Lawson, Damian Lillard e John Wall potrebbero regalare una chance anche a loro. Invitati per visionarli e per fargli acquisire esperienza invece il sophomore di Oklahoma State Marcus Smart e la guardia dei Bobcats Kemba Walker che non potranno sperare nella chiamata.
Nonostante le assenze annunciate e possibili il Team USA resta quindi una corazzata incredibile, che ha la possibilità ogni anno di mettere dentro carne fresca e talentuosa. Basti pensare che i giocatori di questo gruppo che non verranno convocati potrebbero formare un’altra Nazionale e di certo non sfigurare anche in un’occasione importante come il Mondiale.