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Girls, sono ancora loro le più hipster del reame?

Creato il 16 gennaio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

16 gennaio 2014 • Serie TV, Serie USA, Vetrina Cinema •

Il giudizio di Marco Goi

Summary:

Girls è sempre una serie molto cool, ma non starà cominciando a bearsi pure troppo del suo essere cool? La domanda sorge spontanea alla luce dei due primi episodi della terza stagione, appena iniziata negli USA su HBO. Il primo ciclo di puntate un paio d’anni fa rappresentava un vero scossone all’interno del panorama televisivo americano. La serie appariva come un Sex and the City alternativo, aggiornato al tempo degli hipster. Con la seconda stagione l’autrice nonché protagonista della serie Lena Dunham affinava ulteriormente le sue abilità di sceneggiatura, regalandoci una sfilza di episodi fenomenali. La partenza della terza stagione è invece sembrata molto più in sordina, è cominciata ad affiorare un po’ di maniera nella scrittura e manca quel mordente che aveva caratterizzato le puntate precedenti.

La seconda stagione aveva vissuto un crescendo notevole, che speriamo possa ripetersi anche quest’anno, e che aveva portato a una netta evoluzione delle Girls protagoniste. Erano emersi i problemi mentali di Hannah (Lena Dunham), Marnie (Allison Williams) sprofondava sempre più nella sua crisi esistenziale dopo la rottura con Charlie (Christopher Abbott), Shoshanna (Zosia Mamet) prendeva sempre più consapevolezza della sua sessualità, mentre Jessa (Jemima Kirke) vedeva fallire il suo matrimonio lampo. Bene, questo se avete seguito la serie lo sapevate già, ma cosa succede ora?

Girls, premiere della stagione 3

Le protagoniste di Girls alla premiere della stagione 3

La terza stagione comincia piano, con il freno a mano tirato. La situazione di Hannah sembra essere un po’ troppo rose e fiori. Ok che si tratta di una serie fondamentalmente comedy, però i problemi psicologici vissuti dal personaggio sembrano essere stati messi in fretta in un angolo e la relazione con Adam (Adam Driver) sta procedendo alla grande. Buon per lei, meno per lo show, privato al momento di quella forza cinica presente in passato. Il bello di Girls finora è sempre stato il suo alternare il cinismo con un ottimismo di fondo, ma il secondo adesso sta prendendo il sopravvento in maniera eccessiva. Ad apparire sacrificata in questo primo scorcio di stagione sembra poi Marnie, rivelazione della season 2, ora relegata a una classica vicenda madre/figlia, con la mamma interpretata dalla new entry nel cast Rita Wilson, nella vita reale moglie di Tom Hanks.

Se Shoshanna in questi nuovi episodi appare ancora più esageratamente superficiale che in passato, i riflettori sono puntati soprattutto su Jesse, che dopo il divorzio ritroviamo in rehab, in un centro per tossici in cui appare anche Kim Gordon, l’ex bassista dei Sonic Youth, storica alternative-rock band newyorkese. A proposito di musica, la colonna sonora è ancora una bomba e poi i dialoghi sono sempre brillanti e tutto appare molto indie, molto hipster e molto cool. Eppure questa terza stagione deve ancora entrare nel vivo e l’antipasto non ha saziato un granché. Per il momento allora giudizio sospeso, nell’attesa e nella speranza che i nuovi episodi comincino a mordere davvero.

di Marco Goi per Oggialcinema.net

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