Gli gnocchi sono un cibo antichissimo, preparato con farine differenti: farina di frumento, di riso, di semola, con patate, pane secco, tuberi o verdure varie. Quelli più diffusi in Italia oggi sono preparati con le patate: molto diffusi sono anche quelli preparati con un semplice impasto di acqua e farina. Altri, spesso soprannominati alla romana, vengono preparati con il semolino; altri ancora con farina di mais; inoltre vengono usati svariati altri ingredienti in base alla tradizione locale/regionale. Possono venire serviti come primo, come è tradizione in quasi tutta Italia, come piatto unico o come contorno. Quest’ultimo caso è più frequente per i knödel centreuropei.
Per poter ottenere gnocchi di patate più sodi possibile esistono vari accorgimenti, come l’uso di patate appropriate (particolarmente indicate le patate a pasta gialla di Avezzano), ma anche la preparazione, dove bisogna avere l’accortezza di impastare la pasta quel poco che basta: impastarla prolungatamente porta ad avere gnocchi più morbidi. Anche la pezzatura influisce sul risultato finale: più vengono preparati di dimensioni elevate e più saranno morbidi.
Per ciascuna di queste varietà di gnocchi esistevano tipi colorati, realizzati con l’impiego di ingredienti particolari che ne determinavano la differente colorazione: ad esempio vi erano gli zanzarelli verdi, impastati con bietola e spinaci che sono molto tipici, e gli zanzarelli gialli, realizzati con l’aggiunta di zucca o di zafferano. C’erano poi malfatti bianchi, impastati con carne di pollo tritata, ed arancioni, quando venivano preparati con carote.
A partire dal 1880 si diffusero a macchia d’olio gli gnocchi di patate. Solitamente viene condita con sugo di carne o al ragù. La storia degli gnocchi di patate ha inizio quando vennero importate in Europa le prime patate provenienti dal continente americano. Gli altri tipi di gnocchi comparvero dapprima nei banchetti rinascimentali della Lombardia; venivano impastati con mollica di pane, latte e mandorle tritate e venivano chiamati zanzarelli. Nel Seicento invece subirono un lieve cambiamento nel nome e nella preparazione. Venivano chiamati malfatti e invece delle mandorle e del pane veniva aggiunta farina, acqua e uova.
Ingredienti per 6 persone:
- 800 G Pasta Tipo Gnocchi Di Patate
- 1 Cipolla Grande
- 1/2 Dado Vegetale
- 1 Carota
- 1 Costa Sedano
- 1 Mazzetto Prezzemolo
- 5 Pomodori Perini
- 1 Peperone Giallo
- 1 Peperone Rosso
- 1 Spicchio Aglio
- 15 Cl Panna Da Cucina
- Olio D’oliva
- Sale
- Pepe
- Peperoncino
Procedimento:
Tritate la cipolla e soffriggetela con poco olio in un tegame coperto. Dopo qualche minuto aggiungete mezzo bicchiere d’acqua e il dado. Lasciare cuocere a fuoco medio per 3/4 minuti, scoprire e aggiungere carota, sedano, prezzemolo, aglio e rosmarino tritati. Mentre cuoce pulite i peperoni, divideteli in falde e quindi a cubetti: aggiungete nel tegame. Aggiungete acqua se necessario. Mescolate di tanto in tanto: quando i peperoni sono a metà cottura aggiungete i pomodori spezzettati e senza semi. Regolate di sale e pepe, aggiungete una punta di peperoncino. Quando le verdure sono cotte passate al mixer o nel passaverdure, quindi legate con la panna. Cuocete gli gnocchi in abbondante acqua non troppo salata, scolateli e conditeli con il sugo. Questo saporitissimo sugo alle verdure è la versione, riveduta e corretta da un celebre chef, di un classico della cucina calabrese, ed è ottimo per condire anche strozzapreti o maccheroni fatti in casa.