C’è la polenta, ci sono gli gnocchi. Poi ci sono gli gnocchi di polenta, ma questa è un’altra storia: questa.
Di cucina si parla, si legge, si guarda. Ma, nonostante ciò, il dubbio aleggia. Il quesito si ripropone, puntuale come lo scorrere dei giorni, il susseguirsi dei mesi, il passare degli anni: che cosa cucino oggi?
E a niente è valso parlare leggere guardare, saltare da un blog all’altro, scoprirne di nuovi, se il frigorifero è una caverna piena-vuota di pochi tesori: burro, panna, uova. Se la dispensa ammucchia: farine forti, fortissime, deboli, prostrate; zuccheri d’ogni foggia e colore; lieviti più o meno potenti. Ma il meglio deve sempre accadere e la realtà è quasi sempre più bella del sogno. Quasi, oggi…
Mi sortisce un: io mi salverò, anche per questa tornata riuscirò a nutrire il mio piccolo pianeta.
Posso fare degli gnocchi alla romana. Certo, appetitosi! Ma non ho il semolino. Nel mucchio della farine non ce n’è traccia. Ahia!
Potrei fare una polenta taragna. Forse un po’ greve, ma come piatto unico può andare. Certo, sarebbe perfetta se non fosse che: mancano formaggi. Intravedo in un angolo il cartoccetto del formaggio morbido. Lui c’è.
Ed è per l’affascinante legge della compensazione, dell’eterno tendere all’equilibrio, o forse per quella piccola busta di speck, talmente sottile da non rivelarsi, che mi metto all’opera.
Non sarà polenta: saranno gnocchi.
Non saranno gnocchi: sarà polenta.
Benché a ben vedere non siano né gli uni né l’altra, ma son tutti e due. Dunque, buona preparazione anche a voi. Ma ad una sola condizione: che abbiate ad avere quasi il nulla.
Per 4 persone
Ingredienti: 1 lt di acqua, 250 g di farina bramata bianca, 250 g di formaggio cremoso, 100 g di speck, 50 g di grana grattugiato, 1 cucchiaio di olio, 5 g di sale, un pizzico di zucchero
Occorrenti: piccolo paiolo antiaderente o risottiera, frusta, cucchiaio di legno, teglie, carta da forno, coppapasta rotondo, padella antiaderente
Tempo di preparazione: 60 minuti
Versate l’acqua nel paiolo e portatela all’ebollizione. Prima che arrivi a bollire unite il sale, il cucchiaio di olio e il pizzico di zucchero, poi versate la farina in un sol colpo, mescolate con la frusta e in seguito con il cucchiaio di legno. Lasciate cuocere per 35 minuti, mescolando spesso. Fuori dal fuoco unite il grana e il formaggio cremoso. Ungete la teglia con un cucchiaio d’olio e versate il composto livellandolo con il dorso di un cucchiaio leggermente bagnato. Raffreddatelo fino a che non si sarà rassodato. Coppate gli gnocchi e sistemateli nella teglia da cottura, uno sopra l’altro. Rimpastate i ritagli e coppate anche questi fino ad esaurimento del composto. Scaldate molto bene la padella antiaderente e arrostire lo speck fino a farlo diventare molto croccante. Spolverate gli gnocchi con poco grana, mettete qualche fiocchetto di burro e distribuite lo speck croccante sbriciolandolo con le mani. Infornate a 180° C per 20 minuti o fino a gratinatura.
Consigli: questo piatto, nonostante le premesse, si presta ad essere preparato con largo anticipo. Prima della gratinatura si conserva per 3 giorni in frigorifero, coperto con pellicola e 3 mesi in freezer. Per avere dei gnocchi ancora più saporiti potete cuocere la polenta in acqua miscelata ad una metà di latte. Inoltre si può variare il formaggio e la tipologia della farina da polenta. Sono ottimi con farina di polenta integrale o bramata gialla.
Pare che questo sarà il Lunedì più triste dell’anno, forse per la consapevolezza intrinseca del non avere giorni di vacanza a breve termine. Le feste sono finite da un po’, infatti. Attendiamone altre, pensando che c’è di molto peggio del più triste dei Lunedì.
Felice-triste Lunedì!