Francesco Molinari è al quinto posto con 144 colpi (69 75, par) dopo il secondo giro del WGC Cadillac Championship, il secondo torneo stagionale del World Golf Championships, il mini circuito di quattro gare valide per tutti i tour e seconde solo ai major, che si sta svolgendo sul tracciato del Trump National Doral (par 72), a Miami in Florida. Il torinese, che ha la compagnia dei nordirlandesi Rory McIlroy e Graeme McDowell e del gallese Jamie Donaldson, ha un colpo di ritardo dal quartetto di testa formato da Dustin Johnson (143 – 69 74, -1), Patrick Reed (68 75), Matt Kuchar (69 74) e da Hunter Mahan (69 74), E’ rimasto in bassa graduatoria Matteo Manassero, 50° con 152 (76 76, +4) insieme all’inglese Luke Donald. I giocatori hanno dovuto competere in condizioni difficili per il forte vento che ha causato punteggi molto alti. Tre soli concorrenti hanno ottenuto un parziale inferiore al par, quattro hanno chiuso in par e, inoltre, sono finite in acqua complessivamente oltre 110 palline.
Ha rimontato con un 72 (par) Bubba Watson, da 38° a nono con 145 (+1), affiancato da Zach Johnson, hanno chances di recupero Jason Dufner e il sudafricano Charl Schwartzel, 11. con 146 (+2), e l’australiano Adam Scott, 21° con 148 (+4), che diverrebbe leader mondiale qualora vincesse con Woods classificato oltre il settino posto. I numeri non condannano nemmeno lo stesso Woods (76 73), Phil Mickelson, lo svedese Henrik Stenson e l’inglese Ian Poulter, 25.i con 149 (+5), ma è il loro gioco a lasciare perplessi. Sono già out, salvo miracoli, Keegan Bradley, lo spagnolo Sergio Garcia e il sudafricano Louis Oosthuizen, 34.i con 150 (+6), l’inglese Justin Rose, 46° con 151 (+7), il sudafricano Ernie Els, 54° con 153 (+9), l’inglese Lee Westwood, 57° con 154 (+10), e il tedesco Martin Kaymer, 59° con 155 (+11).
Molinari ha girato in 75 (+3) colpi, con due birdie e due bogey nella prima metà del tracciato (è partito dalla 10ª) e con tre colpi concessi al campo nel ritorno a causa di un doppio bogey e di un bogey. “Mi piace giocare nel vento – ha detto – anche se su questo percorso, con tanti ostacoli d’acqua e bunker, tutto è già complicato per suo conto in condizioni normali. Sono riuscito ad avere un buon controllo della palla e ciò mi rende fiducioso non solo per questa gara, ma anche per le prossime. In realtà avevo avuto buone sensazioni già nell’Accenture Match Play, sebbene fossi uscito nel primo turno superato da Thomas Bjorn. Stiamo disputando un torneo molto faticoso anche dal punto di vista mentale, perché ogni colpo nasconde un’insidia, però sono molto contento per la posizione che occupo e anche per lo score. Il vento? Se continua non mi dispiace, ma magari non così forte”.
Il miglior punteggio di giornata lo ha espresso Donaldson con un 70 (-2, con tre birdie e un bogey), che gli ha permesso di recuperare oltre trenta posizioni. Woods ha iniziato a manetta dalla 10ª con due birdie, poi ha accusato un vistoso rallentamento con cinque bogey nelle successive dieci e infine ha completato il 73 (+1), peraltro uno degli score migliori del giorno, con due birdie. Via dalla 10ª anche per Manassero che dopo un birdie ha infilato quattro bogey consecutivi prima della virata, come gli era già capitato nel turno iniziale. Due birdie, un bogey e un doppio bogey hanno poi fatto 76 (+4). Il montepremi è di nove milioni di dollari con prima moneta di 1.530.000 dollari.