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GRAFFITI E GRAFFIATI..Le donne di sinistra contro le puttane?

Da Calcisulcalcio
Oggi vi riporto integralmente un articolo di Angela Azzaro, pubblicato sul giornale online
"gli altri". Ho riflettuto sui possibili effetti collaterali di un neo moralismo imperante di
sinistra (?). Vi lascio alla lettura, l'articolo è un pò lungo ma non siate pigri, è veramente una bella intervista a Pia Covre, del movimento per i diritti civili delle prostitute.
Che fa pensare.

di Daniele Coltrinari

Sante o puttane. È tornata questa odiosa e vetusta divisione tra donne. da una parte le buone, dall’altra le cattive. Negli anni settanta il femminismo lo aveva capito e aveva criticato il potere che le metteva le une contro le altre in nome di una centralità maschile che andava criticata. oggi la storia ritorna come farsa. Una terribile farsa. Perché in nome della battaglia contro il padre padrone Berlusconi detto Papi si sta riproponendo la divisione tra cittadine di serie a e cittadine di serie B. da una parte le madri di famiglia e le lavoratrici rispettabili e dignitose, dall’altra ruby, le indecenti e le sex worker. Il rischio, diciamo con Pia Covre, del movimento per i diritti civili delle prostitute, è che però il prezzo lo paghino tutte le donne. In nome di un moralismo che sa tanto di sacrestia i nostri diritti e soprattutto le nostre libertà conquistati in tanti anni di riflessioni e di manifestazioni potrebbero essere fortemente intaccati. «Chi manifesta - sottolinea Covre - lo dovrebbe capire». Nelle sue parole la speranza che si possa tornare indietro e che le manifestazioni indette per il 13 febbraio abbiano un segno diverso, non perbenista. Ma anche la delusione di chi come lei da tanti anni si batte per l’autodeterminazione e i diritti delle prostitute e che oggi si sente abbandonata, se non tradita, da quella sinistra di cui invece fa parte.
Manifestazioni, appelli, donne in piazza contro ruby. Che cosa sta accadendo?
Intanto preciso subito una cosa: anche noi vorremmo che cadesse il governo Berlusconi. solo non è questa la strada.
Quella della caccia alle streghe?
Esatto. C’è una esagerazione dovuta alla mediatizzazione del caso ruby che di fatto sta distogliendo l’attenzione dai veri motivi di critica. Ho come l’impressione che molte che vanno in piazza in questi giorni guardino il dito e non la luna.
Quale sarebbe la luna?
L’attacco costante ai nostri diritti e uno smantellamento del welfare che ricade sempre sulle donne. Tutte dovremmo dire basta, ma non perché ci sono donne che si sono prostituite, ma perché c’è un sistema democratico in crisi che rischia di diventare un regime. Invece di fare la battaglia contro il premier, si sta cadendo nella trappola di criticare le altre donne. In questi anni, con ordinanze amministrative sulla sicurezza e con la legge sulla prostituzione, le sex worker sono state ulteriormente criminalizzate con una ricaduta pesante per le immigrate, soprattutto per quelle che sono le più vulnerabili perché vittime di sfruttatori e trafficanti. Perché le donne che oggi vanno in piazza, allora non hanno fatto sentire la loro voce? Perché non la fanno sentire contro i Cie dove le straniere vengono rinchiuse e anche violentate?
Secondo lei qual è il vero motivo?
Le donne che vanno in piazza in questo momento, non tutte certo, stanno facendo l’interesse dei partiti che di fatto sono a maggioranza maschile. sono poche coloro che riescono a far sentire la loro voce, per la maggior parte c’è una subalternità. In questo momento fa comodo usare le donne per battere Berlusconi, c’è quindi una strumentalizzazione.
Alcuni giornali di sinistra usano la parola troia per indicare e offendere le “olgettine”. La si è sentita usare anche dalle donne in piazza. Le piace?
Non c’è nulla da dire, è una parola che si commenta da sola.
Ma c’è differenza tra le sex worker e ruby?
Le sex worker sono lavoratrici a cui si negano i diritti riducendole ad una condizione senza dignità: niente tutela giuridica, nessuna protezione sociale. Nel proprio lavoro definiscono a priori tariffa e prestazione. Le giovani che invece fanno scambio “provvisorio” di sesso per carriere e regali o soldi sono semplicemente donne che cercano di avvantaggiarsi usando le proprie risorse fisiche, forse le uniche che hanno, nella speranza di migliorare la loro condizione sociale. Non si può assimilare una lavoratrice del sesso ad una “carrierista disposta a tutto”. Il problema però oggi è un altro. È la criminalizzazione dello scambio sessuale. Invece di prendersela con il premier che va con le ragazze, ce la si prende con quelle ragazze. “Basta” va detto a Berlusconi, non a ruby.
Cosa pensa di chi usa il corpo per fare carriera?
L’uso del corpo come mezzo di seduzione da parte delle donne è questione antica. C’è chi lo fa per fare spettacolo, chi per conquistare un uomo e sposarsi. L’elemento criticabile è quello della corruzione e del ricatto a cui eventualmente vengono costrette coloro che vogliono lavorare in televisione. Così come è criticabile la ricompensa fatta dando incarichi politici, superamento di esami o altro a discapito di chi se li meriterebbe.
Cosa direbbe a chi dice di sentirsi indignata da chi “vende” il proprio corpo?
va rispettata l’autodeterminazione per ogni scelta individuale, comunque vendere servizi sessuali non è vendere il corpo e non significa neanche accondiscendere al potere maschile.
Secondo alcuni e alcune, il problema è che le ragazze come ruby e Minetti vengano poi elette.
Il problema della selezione della classe dirigente esiste per le donne come per gli uomini. oggi nessuno dell’opposizione si ricorda di dire che la legge elettorale andava cambiata e non lo hanno fatto. È una vergogna.
Però ce la si prende solo con le donne.
Infatti. Ma la crisi della rappresentanza e della democrazia va posta in maniera complessiva. anche gli uomini spesso vengono scelti perché amici o servi del premier. Così si va verso un regime. Le femministe o le tante giornaliste e intellettuali che oggi se la prendono con altre donne sbagliano bersaglio. sono posizioni moralistiche che ricadono sulle prostitute.
Un esempio?
La scorsa settimana il sindaco del Pd di arezzo ha emesso l’ennesima ordinanza contro le prostitute. C’è un premier che sta mandando in rovina il Paese e che si fa? si dà la caccia alle sex worker. Ma per favore!
Si parla tanto di donne, ma non esiste invece una questione maschile sempre più macroscopica?
La costruzione del ruolo maschile si è sempre basata sulla forza, il potere, la negazione dei bisogni emozionali, la virilità . Questo influisce sul modo di vivere la sessualità da parte degli uomini. si sta cambiando ma è evidente che ci vogliono tempo e impegno. Le donnemadri su questo devono lavorare molto con i loro figli.
Nell’83 l’incontro dirompente tra movimento delle Lucciole, che nasce a Pordenone l’anno prima, e movimento femminista. entrambi i percorsi si mettono in discussione ma si confrontano e insieme crescono. Oggi non si assiste ad un ritorno indietro?
Non credo. allora fummo molto fortunate ad avere una intellettuale come roberta Tatafiore in grado di creare un ponte e di avere autorevolezza per parlare in entrambe le realtà. oggi roberta purtroppo non c’è più e manca una figura che abbia la stessa forza. detto questo, anche nel movimento femminista ci sono tanti gruppi e singole che non accettano i discorsi moralisti e che hanno scritto documenti e articoli molto interessanti, è il caso di “sommosse” o di “Femminismo a sud”. I loro contributi offrono spunti di riflessione intelligenti.
Come è cambiato in questi anni il mondo della prostituzione?
L’ottanta per cento delle sex worker sono immigrate. Non tutte sono oggetto della tratta, ma spesso sono comunque sotto ricatto a causa delle leggi sull’immigrazione. Hanno quindi una contrattualità molto debole sia per quanto riguarda il valore del loro lavoro, sia per quanto riguarda i loro diritti. Non tutte però, esattamente come quegli operai della Fiat che hanno detto sì all’accordo, sono in grado di ribellarsi o di assumere posizioni forti. Non per questo noi le dobbiamo lasciare sole.
Potreste?
Beh sì, basterebbe battersi ,come è successo in olanda,per una legge che tuteli i diritti delle europee. Non era un provvedimento voluto dalle sex worker, ma alla fine è successo questo. si creerebbe così una divisione tra le italiane e le migranti che a me personalmente non interessa. Qui, al Nord, se volessimo potremmo trovare un accordo anche con la Lega: i loro politici vorrebbero regolamentare la prostituzione ma escluderebbero certamente le non comunitarie. Ma noi appunto non lo vogliamo.
E se alla fine Berlusconi cadesse proprio sul caso Ruby?
se si provasse che c’è stata prostituzione con una minore la giustizia dovrebbe fare il suo corso. Tuttavia se con tutti i buoni motivi per mandarlo via, prevalessero invece ragioni di morale sessuale sarebbe una pesante eredità anche per il futuro che si vuole costruire. Il rischio è cioè che questo tipo di cultura illiberale ispiri anche i prossimi governi con ricadute molto pesanti proprio per le donne. Tutte le donne. vorrei che chi va in piazza capisse questo. (Fonte: www.glialtrionline.it articolo di Angela Azzaro: "Pia Covre": amiche di sinistra non andate in piazza contro altre donne)

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