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Halloween – La leggenda di Jack il fabbro

Da Molipier @pier78
Halloween – La leggenda di Jack il fabbro Macbeth Macbeth vedi altri articoli 31 ottobre 2013 15:16 0 Flares Filament.io Made with Flare More Info'> 0 Flares ×

Molti anziani in America ed in Gran Bretagna sostengono che la festa di Halloween abbia perso un pò del suo significato iniziale, soprattutto quando si parla della “paura”. In origine la notte più mostruosa dell’anno veniva festeggiata dai Celti (col nome di Samhain) ma venne poi ereditata dagli inglesi e successivamente dagli americani: la festività oggi viene celebrata in tutto il mondo con vari eventi divertenti e con una paura più umoristica, mentre in America ed Inghilterra Halloween ha un significato più radicato ed è annoverata tra le feste più importanti e sentite dell’anno. L’usanza di intagliare una zucca, trasformarla in lanterna e posizionarla all’esterno della propria casa ha origine da una leggenda irlandese:

Una notte al pub Jack, fabbro astuto, avaro ed ubriacone, incontrò il Diavolo che iniziò a pagargli da bere al fine di farlo ubriacare completamente ed ottenere la sua anima ad un prezzo ridicolo: Jack, con un furbo stratagemma, convinse il Diavolo a trasformarsi in una moneta così da poter pagare un’ultima bevuta prima di cedere la sua anima. Subito dopo Jack mise la moneta nel proprio borsello, accanto ad una croce d’argento che lì conservava, così che fosse impossibile per il Diavolo tornare al suo aspetto normale: intrappolato, Satana promise a Jack che avrebbe preteso la sua anima a dieci anni di distanza in cambio della propria libertà e Jack acconsentì a lasciarlo andare. Dopo dieci anni il Diavolo si presentò nel giardino di Jack per chiedere conto dell’anima da riscuotere, ma l’astuto maniscalco gli chiese, con gentilezza,  di cogliere una mela sull’albero che aveva davanti a sè prima di cedere la propria anima: il Diavolo, che si era scordato delle furberìe del fabbro, acconsentì e mentre si trovava in cima all’albero Jack incise una croce sul tronco, così da intrappolare nuovamente il demone. Ne uscì un lungo battibecco che trovò soluzione solo dopo alcune ore: Jack ottenne di non finire mai all’Inferno dopo la sua morte, e permise al Diavolo di scendere ed andarsene. Il fabbro visse ancora molti anni in dissolutezza e vita peccaminosa, convinto di essere ormai al sicuro dalla dannazione eterna, e quando morì venne ovviamente rifiutato dal Paradiso e si presentò alle porte dell’Inferno: il Diavolo, sorridendo, ricordò a Jack della promessa fatta e lo scacciò via condannandolo a vagare per sempre sulla terra come spirito errante. Jack chiese pietà al Diavolo indicandogli che il mondo per uno spettro vagante è buio e freddo, e Satana schernendolo gli tirò un tizzone ardente infernale che si inserì in una grossa rapa che il fabbro defunto aveva con sè, creando una lanterna che avrebbe bruciato per l’eternità. Ancora oggi Jack vaga durante la notte di Halloween alla ricerca di un rifugio, ma se vedrà una lanterna simile alla sua fuori da una casa capirà che gli abitanti non lo vogliono lì con loro e se ne andrà

Festeggiamo anche noi la festa più paurosa dell’anno con una carrellata di fotografie vintage, provenienti dagli Stati Uniti, che rappresentano maschere e costumi di Halloween com’erano nel passato: che ne dite, non vi sembrano molto più paurose di quelle che usiamo oggi?

 

Buon Halloween a tutti!

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Halloween – La leggenda di Jack il fabbro

Profilo di Simone Granata

Nato nel 1982, studi di economia e di informatica: appassionato di videogames, computer, internet, musica (soprattutto generi alternativi), politica, viaggi ed animali

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