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Ho fatto un quarantotto! E anche una brioche con cioccolato allo zenzero

Da Lacucinadiqb
Ho fatto un quarantotto! E anche una brioche con cioccolato allo zenzero
Il mio numero è il 24. Mi è sempre piaciuto tantissimo anche quando, nella mia vita precedente, corrispondeva al numero delle righe dei fogli protocollo ed all'impostazione necessaria a stampare correttamente i fissati bollati.

L'ho sempre ritenuto un numero simpatico e quando nacque Enrica mi sentii particolarmente fortunata. Pensai "quando lei avrà 24 anni io ne avrò 48": un'elevazione all'infinita potenza di gioia, che sarebbe stata assaporata nel terzo millennio. Ecco, quel raddoppio è arrivato e quindi, come al solito, sono andata a consultare la Smorfia la quale, al numero 48, associa "morto che parla".
Ho fatto un quarantotto! E anche una brioche con cioccolato allo zenzero
Del resto 47 corrisponde a "O' Muorto" per cui si tratta sicuramente di un'evoluzione anche se è nella Matematica (con la quale ci siamo sempre rispettate negli anni ma non siamo mai entrate veramente in confidenza) che ho trovato grande conforto in quanto, il numero 48, è incredibilmente dotato di qualità: è un numero abbondante, composto, altamente confortevole, idoneo (cit. Wikipedia e Treccani) E' anche un numero di Harshad, che in sanscrito vuol dire "grande gioia". E' il numero atomico del Cadmio, indubbiamente altamente tossico, ma anche gentile in quanto si tratta di un elemento chimico "bianco-argenteo con riflessi azzurrognoli", come una delicata tazza di porcellana. E trova la sua massima espressione nella costruzione delle pile ricaricabili, quelle che mia mamma minacciava sempre di togliermi quando ero piccola. Ma è nella storia che il numero 48 trova la sua massima valorizzazione, almeno nella mia memoria, perché sia durante le elementari che alle medie le interrogazioni che affrontai, proprio sui moti rivoluzionari del 1848, mi valsero un dieci con lode e un più che ottimo. Come se il fermento che attraversò i cuori e le menti dei futuri italiani  divenisse in me uguale palpitante emozione. Da oggi sono nuovamente alle prese con un 48: chissà che voto prenderò. Ho fatto un quarantotto! E anche una brioche con cioccolato allo zenzero
Per preparare questa brioche non eccessivamente dolce ho utilizzato un cioccolato che amo molto, un prodotto del commercio equosolidale, che viene preparato con cacao bio al 70% e zenzero, entrambi provenienti dal Kerala, India, da una zona chiamata "Terra degli Dei". E' buono e siccome oramai è conclamato che il cioccolato sarà il principio attivo più usato nel prossimo futuro ho ben pensato di affrontare l'età che avanza facendo della buona prevenzione :)
Ho fatto un quarantotto! E anche una brioche con cioccolato allo zenzero
Brioche con cioccolato fondente allo zenzero
Ingredienti 250 g di farina di Petra1 o metà Petra1 e metà Petra9, 6 g di lievito secco, 80 g di zucchero aromatizzato alla vaniglia, 80 g di burro chiarificato, 50 g di cioccolato bio fondente allo zenzero della Fairtrade, 50 g di latte, 2 uova bio, 4 g di sale, 1 uovo bio sbattuto oppure un tuorlo sbattuto con un cucchiaio di latte. Procedimento In una ciotola versare la farina con lo zucchero e il sale, in un'altra ciotola sbattere le uova e versare il latte tiepido all'interno del quale è stato fatto sciogliere il lievito e mescolare. Versare gli ingredienti secchi in quelli umidi, mescolare bene e lasciar riposare 10’ a temperatura ambiente. Riprendere l’impasto ed iniziare con delle pieghe per dargli forza ovvero tirando un pezzo di impasto di lato e premerlo al centro, girando la ciotola e ripetendo l’operazione per 8 volte. Coprire e lasciar riposare per altri 10’. Riprendere l’impasto, versarlo nella planetaria con la frusta a gancio ed unire un po’ alla volta i pezzettini di burro morbido (è possibile compiere quest'operazione anche a mano). Coprire, abbattere e mettere i’impasto in frigo a riposare un’ora in modo da stabilizzarlo e far indurire il burro. Riprendere l’impasto, stenderlo a rettangolo regolare, cospargere tutta la superficie con il cioccolato tritato al coltello, arrotolarlo strettamente e poi ancora su sè stesso a mo' di chiocciola, adagiarlo nello stampo da brioche precedentemente imburrato e tenuto in frigo e lasciarlo riposare a temperatura ambiente fino al raddoppio (almeno un'ora).

Accendere il forno a 200°, spennellare la superficie con l'uovo sbattuto e cucinare la brioche per circa 20’ o fino a quando questa sarà dorata. La prova stecchino (quelli lunghi da spiedino) aiuterà. Capovolgere la brioche e dare un colpetto sul fondo, se suona vuota è cotta. Lasciarla raffreddare sopra una griglia e servire.

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