Avevo iniziato un post sul perché non è sempre bello vivere a Barcellona , come altra faccia della medaglia del post della settimana scorsa. Mi si è trasformato sotto le dita in qualcosa che no, troppo cupo per un venerdì mattina. Lo lascio nelle bozze, in attesa di riprenderlo con più tempo.
Stamattina mi sento un po' così, con il tempo che va stretto, un sonno atavico negli occhi, i capelli da leonessa, la mente che mette in ordine le cose da fare e il corpo che inizia a realizzarne una per poi lasciarla a metà e iniziarne un'altra. E in un attimo è già ora di salire sulla bici e andare a lavoro.