La collezione di esordio beachwear e fuoriacqua della giovane Claudia Danna si ispira alla mitologia Greca.
Hydra è una parola lontana il cui nome significa “serpente d’acqua”. Figlia di Tifone e Echidna, viveva nelle paludi di Lerna, che rappresentavano il valico tra la vita e il regno della morte.
Un transito paragonabile a quello tra veglia e sonno, momento in cui la psiche raggiunge straordinari livelli di attività. Un luogo remoto, incontaminato e sconosciuto esattamente come una cascata nel cuore della foresta, o una sorgente in una distesa arida e assolata, teatro di esplosioni di colori e simmetrie che si diramano lungo il corpo, attraversandolo fino ad infittirsi in trame dorate e lunghe catene.
Fragilità e imponenza, natura e etere. Sono queste le creature “dalle caviglie sottili, che assai numerose la terra e gli abissi del mare per ogni dove ugualmente curano, fulgida prole di dee”. Una immagine che all’epico delle idee associa l’etnico delle forme, come amuleti che magicamente accompagnino chi li indossa ad un livello di coscienza superiore.
Dieci pezzi prêt-à-porter per la Collezione Moda Mare PE 2012 vincitrice della V Edizione del Concorso Nazionale “Emozioni di Ponza” e del “Premio Caletta 2012″, giuria presieduta dal Mario Boselli, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, e composta da Mara Parmegiani, Raffaella Curiel, Vincenzo Merli per Egon von Fürstenberg, Paola Falini e Vibaldo della Croce per Andrè Laug.