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I 100 giorni di Morsi

Creato il 18 ottobre 2012 da Baraem

Sono terminati la scorsa settimana i primi tanto attesi 100 giorni di Morsi.
Il Morsi Meter, che potete osservare QUI, ci racconta che l'apprezzamento pubblico verso il neo presidente e' arrivato al 39%.  Gli obbiettivi raggiunti sono solamente 10 su 64 e quelli su cui si sta lavorando attivamente sono 24 su 54.  Un risultato che non soddisfa, in percentuali, neanche per quel che concerne la soddisfazione del Popolo nei suoi confronti.
Ma concretamente, lasciando stare i dati ed i numeri, nella vita quotidiana di questo Paese, cosa ha fatto di positivo Morsi finora? Lui, lo scorso 6 ottobre, in occasione della Festa della Liberazione del Sinai, ha tenuto una grande festa nello stadio ed ha raccontato per filo e per segno tutto quanto. Si e' inchinato (nel vero senso della parola) ringraziando gli egiziani che in un modo o nell'altro aiutano l'economia lavorando ed ha detto che l'Egitto era in condizioni pessime, molto peggiori di quelle immaginate, e questo non stento a crederlo. Dalla corruzione alla sanita', dall'immondizia alla sicurezza, nessun campo e' stato tralasciato dal Presidente che ha ammesso di essere riuscito a sistemare solo il 40% dei problemi dei rifiuti del Paese . E' stata la prima volta che un Presidente ha parlato in maniera cosi' diretta alla nazione ed e' stata anche la prima volta che il Popolo ha direttamente festeggiato la Liberazione del Sinai in maniera ufficiale. Solitamente infatti si tenevano festeggiamenti di stato tra Moubarak ed i militari.
Piazza Tahrir ha “festeggiato” i 100 giorni di presidenza di Morsi con una manifestazione denominata “Il conto”. Inizialmente dedicata appunto a Morsi e a tutto quello che ancora non e' stato fatto, si e’ in seguito trasformata in una manifestazione di disappunto per la sentenza dissolutoria per i 24 esponenti del vecchio regime accusati di aver provocato i scontri del 02 Febbraio 2011 di Piazza Tahrir pagando teppisti che si sono presentati in Piazza con cammelli e cavalli.
Morsi, dal canto suo, aveva inizialmente esiliato il procuratore generale Abdel Meguid Mahmoud, che aveva emesso questa sentenza, mandandolo a fare l’Ambasciatore al Vaticano. Poi pero’ lui si e’ rifiutato e Morsi si e’ dovuto scusare per l’affrettata decisione. In piazza pero', i sostenitori del gruppo dei Fratelli (non) Mussulmani si sono vergognosamente messi a litigare con i gruppi liberari impedendo loro di parlare, arrivando di conseguenza agli scontri che lo scorso venerdi’ hanno provocato 100 feriti non gravi.
Morsi si e’ scusato anche per i fatti dello scorso venerdi’ e lo stesso hanno fatto i vari esponenti dei Fratelli (non) musulmani che erano presenti in Piazza.
Nel quotidiano invece, i 100 giorni qualcosina l’hanno fatta..
Nella sanita' sono state presi decisioni importanti, quali la responsabilita' verso i bambini con eta' inferiore ai 6 anni tramite una copertura sanitaria nazionale. La salute di un figlio piccolo diventera' finalmente responsabilita' dello stato. Questa e' per me una cosa magnifica, vista la quantita' di gente povera ( ma non solo) che c'e' ed i costi spropositati e vergognosi che si devono affrontare anche per semplici visite.
Il Primo Ministro Isham Andil, ha effettuato durante i passati 100 giorni, delle visite a sorpresa negli ospedali pubblici egiziani. Ha raccontato di aver trovato situazioni disumane, dai topi all'acqua di fogna sotto i letti, al risparmio  economico sulla manutenzione e sui pasti che venivano consegnati ai pazienti. Dei soldi pubblici dati a queste strutture, neanche il 50% veniva usato per lo scopo. I soldi venivano invece intascati dai vari direttori/proprietari/gestori che sono attualmente sotto inchiesta.
Cambiando argomento invece, il risparmio energetico sembra stare molto a cuore al nuovo governo. Nell'Oasi di Farafra, nel deserto occidentale, sono stati istallati pannelli solari per permettere a tutta l'oasi di avere sempre la corrente elettrica. Si sta lavorando in questo senso anche in molte altre destinazioni e cittadine. Dal 1 Novembre invece una nuova legge obblighera' tutti i negozianti a chiudere le proprie attivita' alle 22. Sappiamo tutti che l'Egitto e' un paese che vive 24 ore al giorno, dappertutto e sopratutto nelle grandi citta'. Per limitare lo spreco energetico, i negozi chiuderanno con orari prestabiliti, ad eccezione per le attivita' turistiche, che potranno continuare a lavorare 24 ore al giorno.
Nell'ambito sicurezza invece, sono stati rimossi dal loro incarico piu' di 70 generali e l'Amn el Dawula (chiamata poi Amn el Watan), il reparto dei servizi segreti che per anni aveva terrorizzato il Popolo con arresti improvvisi e senza motivazioni, nonche' torture e uccisioni, e' stato sciolto. Sono stati invece graziati tutti i prigionieri politici, gli attivisti ed i manifestanti, arrestati dall'inizio della Rivoluzione al 30 Giugno, data della salita alla presidenza di Morsi. Esonerati dall'amnistia i condannati per reati di omicidio. Questa decisione, e' stata presa pero' allo scadere dei 100 giorni, chissa' se per festeggiare o per calmare gli animi..
Sempre Andil, il Primo Ministro, ha effettuato controlli a sorpresa in moltissimi commissariati in tutto l'Egitto, trovando situazioni di disagio e negligenza, nonche' prigioni al limite dell'umano. Sono stati presi dei provvedimenti e molti ufficiali e poliziotti sono sotto inchiesta.
La polizia, qui al Cairo, non manca di certo e tutte le strade sono controllate come un tempo. Gli episodi di piccola delinquenza sono pressoche' spariti, proprio come una volta. E lo stesso vale per la maggioranza delle citta' egiziane. 

Per quanto riguarda l'estero invece, sono state aperte le frontiere con la Turchia. Gli egiziani potranno recarsi in Turchia con la sola carta di identita' e lo stesso potranno fare i turchi verso l'Egitto. Questo permettera' un maggiore flusso di turismo da entrambe le parti (la Turchia e' una meta turistica molto frequentata dagli egiziani ricchi) e dara' possibilita' lavorative e di investimento da entrambe le parti. In 100 giorni Morsi ha girato quasi tutto il mondo, dall'Europa all'America partecipando anche all'Assemblea dell'Onu. Erano 30 anni che il Presidente egiziano non parlava all'Assemblea. E’ stato introdotto, parlando di istruzione, lo studio del Vangelo durante le lezioni di educazione civica. Se finora era sempre stato solo il Corano ad essere preso come esempio di civilta’, educazione e stile di vita, da oggi il Vangelo sara’ usato allo stesso scopo durante le suddette lezioni da egiziani di entrambe le religioni.
Nella vita di tutti i giorni dei piu’ bisognosi invece e’ stato studiato un sistema di risparmio a tessera. Coloro che sono gia’ in possesso della tessera di Tamuin (tessera istituita da Abdel Nasser negli anni 60 che permette ai piu’ poveri di ricevere un sacco contenente beni di prima necessita’ –RISO, OLIO, ZUCCHERO, THE, FARINA- con uno sconto del 60% offerto dallo stato) potranno ottenere anche la nuova tessera per le bombole del gas (non tutti hanno il gas metano, fino l’anno scorso neanche io) per un consumo di 3 bombole mensili a famiglia, con uno sconto del 75% offerto dallo stato. Invece le attivita’ ristoratrici e gli allevamenti, non potranno piu’ acquistare ne le bombole del gas a basso costo ne tantomeno il pane “statale” in vendita nei chioschetti al costo di 5 piastre. Questo aumentera’ la distrinbuzione del pane tra tutti in tutte le zone.
Nonostante tutto pero' i prezzi non accennano a diminuire e fare la spesa e’ sempre piu’ faticoso per tutti.
Morsi in 100 giorni non avra’ cambiato categoricamente il Paese, sarebbe stato umanamente impossibile, nonostante le promesse fatte durante la campagna presidenziale. Sicuramente pero' dobbiamo ammettere che qualcosa e' stato fatto nelle giuste direzioni.
Aspettiamo ora di vedere il resto.

I 100 giorni di Morsi


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