2000, Mathieu Kassovitz.Nelle meravigliose Alpi francesi c'è un paese, Guernon, sede di una rinomatissima quanto isolata università, dove verrà rinvenuto un cadavere estremamente malconcio, un uomo sottoposto a truci torture prima del colpo finale ed abbandonato in un luogo accessibile solo ad alpinisti capaci. Da Parigi arriverà ad indagare un famoso investigatore, Niemans (il sempre ottimo Jean Reno, lo adoro dai tempi di Nikita).
In quegli stessi giorni e sempre lì la tomba di una bambina morta tragicamente a 10 anni verrà profanata, sulla cappelletta svastiche tracciate. Della bambina spariscono anche i documenti nella scuola che aveva frequentato. Su questo indagherà un tenente della gendarmeria locale, Kerkerian (Vincent Cassel, ottimo anche lui).
Niemans seguirà la sua indagine che si muoverà soprattutto nella misteriosa ed ermetica università che somiglia più ad un villaggio autarchico che ad un ateneo. Kerkerian scaverà nella vita del paese, legatissimo all'università ed orgoglioso del proprio isolamento, altro ambiente ricco di sottoboschi oscuri. Verso metà film i 2 detective incroceranno i loro percorsi, scoprendo di essere al lavoro su un unico ed inquietante mistero. Altre morti misteriose e sempre di brutale cruenza aumenteranno il mistero, sono tutti personaggi che ruotano intorno all'università...
Un più che dignitoso thriller d'azione con 2 star di grido in ottima forma. Bellissima l'ambientazione, scene sulle montagne in particolare notevolissime anche per la cura dei suoni. Kassovitz, il cui capolavoro rimane "L'odio", ci sa davvero fare, consiglio decisamente la visione del film.
Il difetto della pellicola per una volta è la sua durata. 116' non sono pochi in assoluto solo che alla fine risultano insufficienti a dipanare una quantità notevole di argomenti che la trama metteva a disposizione, cosa che sorprende visto che la sceneggiatura è opera dello stesso autore dell'omonimo libro, Jean-Christophe Grangé. Non è che il libro ha lo stesso problema? Quell'università è un luogo d'invenzione geniale, con al suo interno menti malate quanto dotate. Vengono fuori questioni filosofiche, di eugenetica, apologie del nazismo, ce n'era per fare almeno 3h di film senza annoiarsi.
Peccato insomma, tra trama, scene, azione e tutto poteva toccare l'Olimpo volendo. So che c'è un sequel, curato da Luc Besson, ma devo ancora indagarlo.




