Magazine Per Lei
Dopo un tot vado anche in astinenza, tipo una tossica.
Dico a tal punto che se sono in una fase della mia vita particolarmente piena, intensa, di quelle che non hai neanche il tempo per mangiare e ti svegli troppo presto la mattina, io sono capace di iniziare e finire un libro nell'unico momento utile e mio che ho: sul Trono, al bagno.
Giuro l'ho fatto, anche alle 6e30 di mattina!
I libri non amo "semplicemente" leggerli, ma toccarli, guardarli, sfogliare le loro pagine tra le dita, odorarli. Sono una specie di feticista, del libro.
Io amo l'oggetto in sé per sé, come quelli che provano un' ossessione morbosa per dettagli d'abbigliamento o parti del corpo oppure cose inanimate, ecco la mia attrazione sensuale si risveglia in una libreria.
Per prima cosa il profumo che mi pervade le narici mi restituisce un piacere intimo, viscerale, un' esperienza quasi mistica, tutta mia. E' una goduria che mi esalta i sensi amplificando la sensazione di benessere e pace.
Questo odore di carta stampata, di storie fresche e fragranti, lì in attesa di essere svelate solo da me.
E' una sorta di vertigine, quella che mi prende appena entro: tutta quella vita che aspetta, silenziosa e muta sugli scaffali, milioni di storie, pronte ad esporsi, a lasciarti entrare dentro.
E so che una scelta, inevitabilmente ne escluderà un' altra. Per questo deve essere oculata, mirata e ponderata, per questo in libreria io, in media, ci passo un paio di orette. Minimo.
Adoro le librerie come La Feltrinelli, dove puoi sederti, sorseggiare qualcosa e leggere in pace il tuo libro. Perchè, diciamocelo, è un po' come un rapporto d'amore, richiede i suoi tempi per essere consumato e la prima impressione vale tanto. Bisogna conoscersi, con il libro, bisogna farlo entrare piano piano, studiarselo e capire se è al nostro cuore che parla. Se arriva dentro.
E i primi gesti rituali sono anche quelli più importanti per questa scoperta reciproca.
Io per esempio, da brava feticista, sono attratta prima di tutto dalla "confezione". Il formato, la scelta grafica della copertina, la qualità della carta, l'impaginazione. Ci sono libri che comprerei solo per la copertina (così come per certi cd), che mi porterei a casa solo per il puro e insulso gusto di averceli lì e rimirarmeli. Perchè magari la foto o l'immagine mi smuovono qualcosa dentro, invece il contenuto no.
Dopo l'esterno passo all'esplorazione dell'universo narrativo. Per prima cosa mi piace aprire una pagina a caso, farmi sorprendere, catapultarmi in quel mondo senza neanche conoscerlo e vedere l'effetto che fa. Poi cerco di afferrare lo stile, le scelte lessicali. Vado alla prima pagina, sono curiosa di scoprire l'incipit, la capacità dell'autore di creare aspettativa e interesse, voglia di proseguire.
E' solo a questo punto che vado a leggermi la quarta di copertina e le bandelle, ma se è stato amore bè, la scelta è già compiuta.
Non compro mai un libro per volta, ma minimo tre. Mi piace uscire col bottino tra le mani.
Ci sono libri che divori in pochi giorni, come certe storie d'amore passionali e intense che si consumano nell'arco di qualche ora. Ce ne sono altri che ti accompagneranno più a lungo. Parlo di quelli che non puoi prendere a morsi avidi, ma che vanno gustati, vanno dosati, misurati, interiorizzati e metabolizzati. Dove molti passi necessitano una rilettura, una riflessione o un appunto.
Ci sono libri che scorderai subito dopo, altri che amerai per una vita intera e li cercherai, invano, in altri libri.
Alcuni li divori, altri li mordicchi con gusto, lentamente, per paura che finiscano troppo presto.
Ognuno di noi privilegia un tipo di rapporto unico con il libro e ci instaura una relazione personalissima, fatta di concessioni e divieti, reticenze, premure, attenzioni o distrazioni.
Come con un amico.
Io, ad esempio, ho un rapporto davvero fisico con il libro, dal momento che la mia scelta lo fa entrare a pieno diritto a far parte della mia esistenza, della mia vita, della mia casa e della mia borsa, abitando ogni centimetro fisico del mio spazio sia interno che esterno. Perciò diventa come una specie di appendice, non mi formalizzo dietro a questioni come orecchiesì orecchieno, sottolineo, piego le pagine, presto il libro, lo ficco in borsa come capita o faccio attenzione, lo venero.
E' per me qualcosa che, con l'uso, viene portato a nuova vita e così si adatta perfettamente alla mia!
Ad esempio mia mamma era molto gelosa dei suoi libri, guai a sciuparglieli, a mala pena li apriva per leggerli. Ha avuto storie che l'hanno accompagnata più volte in vari e diversi momenti della sua esistenza, racconti che ha amato leggere e rileggere e vi assicuro, era impossibile decretare se il libro in questione fosse nuovo o "letto". No, io sono di un'altra razza, per questo alla mia domanda:
- Mi presti un libro da leggere? -
Il suo sguardo si riempiva di puro terrore!
Io sono cresciuta con l'imamgine di mia madre intenta, nel pomeriggio, a ritagliarsi spazi di lettura imprenscindibili. Sono cresciuta con il suono della sua voce che mi riportava passaggi, parti di racconto, descrizioni e stralci di conversazione, che l'avevano emozionata.
- Senti qua... - e la sua voce mi cullava, azzerando tutto il resto, inabissandomi con lei in quel mondo.
E' da lei che ho imparato il senso di pienezza e completezza che un libro può dare, la gioia di perdersi in un universo, la vita di qualcun'altro, l'appagamento che c'è nel senso di alienazione, di sospensione spazio-temporale, quando l'unica realtà possibile diviene quella del libro in cui sei immmerso.
E tutto il resto scompare, non c'è più Io, coi suoi problemi, i suoi sciocchi e ciclici pensieri. Un'affrancamento da noi stessi, una pausa rigenerativa.
C'è solo la storia, che si fa materia concreta e prende vita con te.
Perchè un libro ti parla e a ognuno lo fa con parole diverse.
Ricorderò sempre con un sorriso quella volta in cui mia madre, leggendo un racconto di Steven King, si è voltata esclamando:
- Ah, ma guarda tu c'è il sole... ero convinta che stesse piovendo! -
Questa è la magia dei libri.
E voi? Avete voglia di raccontarmi il vostro di rapporto coi libri? Si accettano anche suggerimenti per nuove letture!
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