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I miei aneliti alla malinconia hanno trovato pieno godime...

Da Mafalda1980 @mafalda1980
I miei aneliti alla malinconia hanno trovato pieno godimento domenica mattina, quando sono andata con la mia migliore amica a visitare la nostra scuola elementare, quella dove la nostra amicizia ebbe inizio, 28 anni fa (urca!).Ci eravamo incontrate per fare colazione (alle 11, che almeno durante il weekend le cose bisogna farle con calma), ma tutti avevano avuto la stessa idea, per cui la pasticceria era piena. Facendo il giro dell'isolato abbiamo notato che la scuola era aperta.Scuola che poi non è più una scuola, ma la sede della circoscrizione, circolo anziani, circolo sportivo per non vedenti e molte altre cose ancora.La nostra scuola era un edificio bello, ma bello veramente, direi liberty, anche se le mie (scarse) nozioni di architettura non vengono in aiuto.Dico era, perché dall'esterno sembra abbandonato da quanto è trascurato. Al suo interno è vivo, eccome, brulica di persone che cercano compagnia. Prima zeppo di bimbi, ora zeppo di anziani.Domenica c'erano le elezioni in Moldavia, e i moldavi residenti all'estero votavano nelle circoscrizioni, compresa la nostra scuola. Dozzine di signore bionde nei corridoi, a esercitare un diritto che per noi è quasi un fastidio.Ci siamo ritrovate a salire la nostra vecchia scala, B. e io, col giroscale stuprato da una colonna di cemento armato, perché un edificio di due piani senza ascensore, figurati, le porte tagliafuoco a sostituire quelle belle in legno, i corrimano in plasticaccia.Un po' abbiamo riconosciuto i nostri posti, grazie a un pezzetto di scala in ferro battuto dipinta di un color giallo burro, il corridoio, persino una cattedra abbandonata in un corridoio, a far da reggivolantini. E ce ne siamo andate a berci il cappuccino nella pasticceria ormai svuotata, consce del fatto che tutto cambia, però non dovrebbe cambiare così tanto.C'era solo una novantenne, accompagnata da una signora non molto più giovane, che si gustava una sigaretta e aveva un'espressione così soddisfatta che negli anni '40 avrebbe potuto essere un'ottima testimonial.Anche la nostra maestra fumava.
Non ho raccontato molto a Elisa di questo viaggio nei ricordi, lei ama parlare di altri argomenti, come dei nomi dei giorni della settimana.Lunedì il giorno della Luna, Martedì il giorno di Marte, e via a raccontarle anche degli dei greci e romani, che Marte era il dio della guerra, Venere quella dell'amore, e che Giove era il babbo di tutti quanti.E lei ha detto "eh sì, perché è il più grande di tutti".

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