Dopo la scorsa stagione, considerata piuttosto negativa per i risultati ottenuto viste le alte aspettative che c’erano, a Brooklyn è andato in scena un cambio di rotta: con il passaggio dal New Jersey a New York della scorsa estate, l’inaugurazione del fantastico Barclays Center, la conferma di Deron Williams l’arrivo di Joe Johnson si pensava che la franchigia potesse fin da subito avere un ruolo importante nella Eastern Conference, ed invece dopo una regular season vissuta con alti e bassi (licenziamento di Avery Johnson e promozione a head coach di PJ Carlesimo compreso) ai playoff la doccia è stata fredda, anzi freddissima, con la sconfitta subito al primo turno contro dei Chicago Bulls inferiori per talento (e menomati da vari infortuni) ma con una fame ed una grinta sconosciute ai Nets. Ed allora ecco l’intervento del nuovo proprietario russo, Prokhorov, che ha deciso di mettere a segno il colpo di mercato più importante dell’estate (insieme al passaggio di Dwight Howard ai Rockets), ovvero portare alla corte di coach Jason Kidd (sì, altra trovata del russo e del GM King) addirittura tre grandi vecchi dei Boston Celtics: Kevin Garnett, Paul Pierce e Jason Terry!
I tre giocatori sono stati presentati ufficialmente ieri al Barclays Center in un ambiente emozionante anche per chi ne ha viste parecchie nella Lega nei tanti anni di permanenza. Momento più toccante è stato sicuramente quando a parlare è stato Paul Pierce, storico capitano dei Boston Celtics che quando ha parlato del suo passato lo ha fatto con gli occhi lucidi:
“Devo essere sincero, mi sarebbe piaciuto chiudere la carriera a Boston ma non è stato possibile. Comunque sono molto felice di essere qui a Brooklyn, in una squadra che può puntare in alto. Sono convinto che troveremo in fretta la chimica e penso che ci completeremo molto bene con gli altri ragazzi. Dove possiamo arrivare? In alto, penso che ce la giocheremo con le migliori squadre della Eastern Conference, Miami, Indiana e Chicago.”
A parlare poi è stato Kevin Garnett, che avrà il compito di portare la sua immensa leadership nello spogliatoio e di dare un’identità difensiva alla squadra, cosa che è evidentemente mancata lo scorso anno (e lo si è notato soprattutto nei playoff):
“Questa è l’opzione migliore che mi potesse capitare. A Boston mi sono trovato benissimo e a nessuno piace il cambiamento, però a volte è necessario. I Celtics vogliono ricostruire mentre qui a Brooklyn posso giocare per il titolo. L’idea poi di venire ai Nets con compagni straordinari come Paul Pierce e Jason Terry mi ha dato la spinta necessaria per accettare.”
Il duo ex Celtics andrà a completare un quintetto stellare che vede già Deron Williams e Joe Johnson oltre ad un Brook Lopez in grande crescita, ma anche la panchina dei Nets non sarà da sottovalutare vista la presenza oltre che del veterano Terry, anche di Blatche, Reggie Evans, Livingston e soprattutto Andrei Kirilenko! Il russo ha accettato l’offerta del compaesano ed amico Prokhorov, più bassa rispetto a quelle di altre squadre, ma con un obiettivo importante, quello di portare a casa un Titolo NBA. La sua duttilità e la sua difesa potrebbero essere la chiave per questa squadra, e se i 5 All-Star accetteranno di avere un ruolo meno da prima donna all’interno della squadra (KG e P2 a Boston hanno già dimostrato di saperlo fare) allora le chance di vittoria di Brooklyn cresceranno enormemente.
Alla fine della presentazione una battuta l’ha fatta anche coach Kidd, forse il punto interrogativo più grande della stagione che andrà ad iniziare per i Nets, visto che si tratta del debutto su una panchina NBA. L’ex play non vuole parlare della rivalità cittadina con i Knicks, squadra che ha lasciato solamente qualche mese fa quando si è ritirato come giocatore, ma ha le idee molto chiare:
“Sarà una bella rivalità ma noi non dobbiamo pensare ai Knicks, il nostro obiettivo è quello di vincere il titolo NBA.”