Il mese di dicembre è stato positivo per i Los Angeles Clippers (7 vittorie e solo 8 sconfitte), tanto da far sperare i - pochi - tifosi che questa sarebbe potuta essere la terza stagione vincente nella storia della franchigia da che si è trasferita a Los Angeles nel 1984…poi però dando un’occhiata più da vicino alla squadra, allenata da Vinnie Del Negro, e alle sue statistiche si nota che il Barone ha già saltato 14 partite su 34 e produce meno di 10 punti a partita (!), Chris Kaman è ancora fuori per infortunio, Blake Griffin sembra sicuramente a suo agio se deve schiacciare ma ovviamente dimostra di essere un rookie in altri aspetti del gioco, il sito dei Clippers svende i biglietti cercando di attirare pubblico con i nomi delle squadre avversarie (significativo che il “fan poll” chieda al tifoso quale sia la squadra contro cui sia più contento di giocare in casa questa stagione: ossia, dando per scontato che si perderà, quale tra le squadre più forti vuoi vedere? – qualcosa che non si vedrebbe sul sito dei cugini Lakers); insomma sono i soliti Clippers, non preoccupatevi!
Il record li colloca terzultimi a Ovest (11-24), l’entusiasmo del pubblico temo si spegnerà appena si renderà conto che qualche vittoria in più non potrà cambiare una stagione già segnata né la mentalità e l’organizzazione di una franchigia costruita al risparmio. Ne sono esempio i modi e i tempi con cui è stata assemblata la squadra di quest’anno: sicuramente giovane (età media 26 anni, anche se Oklahoma è sotto i 25, con ben altri risultati), ma senza un leader capace di prendere in mano la squadra quando serve. Ben cinque delle otto sconfitte di dicembre sono arrivate dopo che i Clippers erano in vantaggio a metà tempo; se non viene in aiuto Baron Davis in queste situazioni, quando gioca, allora è meglio che i fan si preparino all’ennesimo anno con un record perdente.
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Le note positive però ci sono: si chiamano Blake Griffin e Eric Gordon; la loro crescita è stata incredibile ed entrambi stanno viaggiando a cifre da All-Star. Il lungo è nettamente il miglior schiacciatore della NBA e ha un atletismo che negli ultimi anni raramente si è visto anche in The League, segna 21.7 punti e prende 12.7 rimbalzi (secondo nella Lega) ed è una macchina da doppia-doppia praticamente perfetta.
La guardia invece è cresciuta moltissimo daopo l’esperienza con Team Usa di questa estate e ora viaggia addirittura a 23.5 punti di media con anche 4.5 assist e 3.2 rimbalzi.
Insomma, per i Clippers non tutto è perduto…almeno per il futuro.