I Razzi invisibili

Creato il 23 gennaio 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Della triade di squadre texane che prendono parte all’NBA è senz’altro la meno chiaccherata, ma non certo la meno pericolosa. Sembrano un’onesta franchigia in attesa di ricostruzione, gli Houston Rockets, ma sottovalutarli potrebbe rivelarsi una pessima scelta. Il roster dalla passata stagione è cambiato principalmente nella spina dorsale della squadra: è andato via Aaron Brooks (“tradeato” con Phoenix in cambio di Goran Dragic e una prima scelta al draft, rivelatasi poi Nikola Mirotic) ma sopratutto si è ritirato l’amato Yao Ming il quale, dopo una serie di stagioni costellate di infortuni, ha deciso di dire basta.

Quindi gli ingredienti per battezzare Houston come i nuovi Raptors dell’Ovest (che non si sono ripresi dallo shock di aver perso Chris Bosh) vi erano tutti, ma almeno da quest’inizio di stagione il rischio sembra scongiurato.
Innanzitutto la prima piacevole sorpresa di inizio stagione è targata Kyle Lowry: il prodotto di Villanova University è stato responsabilizzato (e bene) da McHale ed i risultati in campo si vedono eccome, 16.7 punti ma sopratutto 8.6 assist a partita, considerando la qualità sotto le plance di Scola e la mano sembre bollente di Kevin Martin, produrre tanti assist vuol dire far partecipare tutti e bene al gioco corale dei Rockets.
Da queste ottime prestazioni si sta discutendo anche di una sua probabile partecipazione all’All-Star Game come riserva, sarebbe di sicuro una grande vittoria personale per il playmaker.

Per sostituire (si spera degnamente) Yao Ming, il GM di Houston ha scelto bene, tirando fuori dal cappello un certo Samuel Dalembert; per il centro ex Philadelphia e Sacramento questa di Houston è l’opportunità di ritagliarsi due anni ad ottimi livelli, trovando minore concorrenza e dare il suo solito grande contributo sopratutto in difesa.
Le prime quindici apparizioni in maglia Rockets promettono davvero bene: 8.1 punti, 8.3 rimbalzi ed un’ottima percentuale al tiro che si attesta intorno al 60% dal campo. Magari Yao poteva fare di più, ma va anche detto che un Dalembert che gioca 82 partite e presenta ad ogni gara queste cifre, può far strappare un sorriso anche ai tifosi Rockets più affezionati al centro cinese. Certo non lavora gratis (15 milioni di dollari circa in due anni), ma se confrontiamo il suo stipendio a quello di altri pari ruolo, si è sicuri di aver portato a casa un ottimo centro, a buon mercato.

Quindi dopo aver ricostruito la spina dorsale del gioco dei Rockets il comando dell’astronave Rockets è affidato alla guardia Kevin Martin, il quale può spostare velocemente gli equilibri della partita e fornire la benzina giusta a Houston per gestire comodamente il match. Anche lui come Dalembert un ex King, ceduto due anni fa ai Rockets per non intralciare la stagione travolgente di Tyreke Evans. E’ il primo realizzatore della squadra quest’anno con 18.4 punti e sembra più che pronto a trascinare lontano i suoi Rockets.

Ed è in buona compagnia: come non citare l’immenso Luis Scola (15.5+5.8 con il 46% al tiro) che porta in dote grande solidità in attacco, un pò meno in difesa, ma con Dalembert appaiono una coppia da “usato sicuro”.
Il valido roster di McHale è completato dal rookie Chandler Pearson visto con la maglia dello Cholet che sta sorprendendo per la grande intelligenza, la valida guardia Courtney Lee (che viaggia a 9.3ppt con un’altrettanto ottimo 46% dal campo), i due playmaker Dragic e Flynn (con il primo preferito al secondo), i tiratori scelti Budinger e Terrence Williams (il quale non sta giocando con grande regolarità) ed i lunghi di riserva Jordan Hill, Patrick Patterson oltre ai poco utilizzati Thabeet e Jeff Adrien.

In buona sostanza il roster di Houston è attrezzato per un’annata molto difficile e complicata, ma continuando così lottare per le ultime piazze utili alla partecipazione ai playoff non sembra impossibile, ma serviranno vittorie “pesanti” negli scontri diretti per poter staccare un biglietto per la prossima (agguerritissima) post-season.



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :