C’è qualcosa di magico in questo bosco…..
Eccoti caro diario, uno splendido regalo , un folletto ti avrà portato via , ti ho cercato tanto, ovunque, non riuscivo a capire dove fossi finito…ed ora eccoti, sbucare da questo vecchio zaino, ma che ci facevi li….? Birbone
Non è stato facile abituarmi all’idea di non averti più…
Come scrivere certe cose così disincantate dopo qualche mese…..beh ci provo……
La comunità ha fatto passi da gigante, ma non grazie al contributo di tutti, un numero minore di membri attivi, lavora costantemente per risolvere ogni forma di problema che si presenta.
Può succedere di tutto, salta la luce, finisce l’acqua, c’è chi non ha nulla e chi ha troppo, le brave persone, i furbetti ed i ladruncoli, temo che col tempo si sveleranno anche delinquenti.
Dinamiche di prepotenza e sottomissione, sono alla base delle relazioni fra romeni, i più rispettati sono anche i più temuti.
Si inizia a sentire un po di tutto, come in un piccolo paese, in cui la noia e le chiacchiere sfociano in pettegolezzi.
Non so cosa credere, ma ho capito che non ci sono solo poveretti.
Lavoriamo sempre i soliti, qualsiasi aspetto : salute, scuola, orientamento civico, socializzazione, lavoro e anche priorità, cibo, coperte, stufe, vestiti, penne e quaderni, assorbenti, pannolini e quant’altro.
La cosa che mi urta e che siamo costretti ad imporre stufe a basso consumo energetico, controllare che non ci siano collegamenti scoperti, fili sdoppiati e prolunghe improvvisate.
Delle 4 palazzine, la C non ha luce, la prende dagli altri edifici senza criterio, verrà un elettricista per darci una mano.
Non si può rischiare e inoltre, si crea massa e salta il contatore.
Siamo in dicembre, a 500 mt, col bosco intorno, è bellissimo e fa freddo. Le famiglie si scaldano con qualsiasi cosa, anche con i forni elettrici, dobbiamo fargli capire l’importanza del risparmio energetico e della sicurezza.
Abbiamo contattato una ditta disposta a venderci ad un buon prezzo delle stufe , cerchiamo di prevenire ci sarà anche la neve…
In ludoteca abbiamo chiuso una parte, per rintanarci in metà sala, ma anche così si deve rimanere con il giubbotto.
Da quando vivo qui non so più vestirmi, uso molte maglie ed ho sempre il pigiama sotto, anche in casa le abitudini sono cambiate……..di notte non vado più in bagno, è giaccio e la doccia la faccio di rado.
Uso l’acqua come faceva mia nonna, riempio la vasca di notte , di giorno non c’è, la usano tutta nelle palazzine e a noi non arriva…
In cucina ho delle taniche con il rubinetto, in genere faccio le pulizie di notte. Di giorno verso l’ora di cena salta sempre la luce, anche in quest caso, un consumo eccessivo. Siamo attrezzati, ci sono candele in tutta la casa. E’ bellissima questa casa a lume di candela.
Luce e acqua a singhiozzo…ci si abitua…
Noi abbiamo una cucina e stufa a gas, stiamo cercando una cucina economica, per spostare la stufa a legno nell’altra stanza.
Quante cose mi da questo posto, emozioni e paure si accavallano, contorcono per poi dissolversi in un ciclo continuo di problemi e soluzioni, lacrime e sorrisi, brutti ceffi e persone magnifiche, un micro cosmo….
Per Natale i bambini riceveranno dei regali, che sempre i soliti siamo andati a recuperare in giro, avranno una bellissima festa in Ludoteca e verrà anche Babbo Natale… sarà emozionante…
Il mio primo Natale da sola, da grande, con molte nozioni in più e anche incertezze….tutto così imprevedibile….
Pretendo di dare una stabilità, ai nostri bambini, che non ho neanche io..
Un Pensiero a casa, ricordi un anno fa …è già passato tutto questo tempo….non voglio soffermarmi su questo, preferisco rifugiarmi in questo progetto di vita comune e solidale, ne ho bisogno, ne hanno bisogno i piccoli e tutti coloro che sono arrivati in Italia per integrarsi e non per delinquere.
Il sospetto è proprio questo, il tarlo tremendo che mi logora, guardo con sospetto alcuni soggetti che hanno delle macchine niente male, e che qualche mese fa non avevano il pane, dicono che prima avevano una ditta edile e anche la la macchina, ma ferma x l’assicurazione…..non so se credergli e poi chi sono per pretendere spiegazioni.
Secondo me è arrivato il momento di definire, in accordo con i rappresentanti delle diverse comunità, un regolamento condiviso per garantire sicurezza e tranquillità e legalità. Non vorrei che questo posto diventasse un ghetto. Intanto, le Istituzioni, considerando il numero dei minori e le temperature gelide ci permettono di rimanere fino a giugno. Non lo dicono apertamente me si è capito, sono diminuiti i controlli. Sarebbe meglio se non ci lasciassero da soli,o forse, sperano che la cosa degeneri…
Io porterò avanti questa proposta, le regole sono alla base del vivere civile e nell’interesse di tutti definire che furti, traffici, violenza e altri reati simili non sono tollerati. L’integrazione parte dalla convivenza civile, nel rispetto reciproco.
Ci sto lavorando da un bel po, ho già tradotto la proposta in arabo , grazia ad Ibrahim e in Romeno, grazie a Cristina.
Se riusciremo in questo avremo un futuro. Il timore rimane, per il numero di romeni che arrivano di continuo: zii, cugini, parenti, tante donne con bambini, tante ragazzine già madri. Per la loro cultura l’ospitalità è innegabile, si ritrovano a vivere ammassati e noi che si avevamo studiato gli spazi in base al numero dei membri…..lavoro inutile e sprecato, come i censimenti, già due, che hanno richiesto settimane di controlli e registrazione dei nuovi ospiti, giusto per capire chi c’è e che ci fa li.
Prima eravamo in tanti, sempre i soliti e il clima era da villaggio, ora senti battutacce da brutti ceffi sotto casa, spavaldi e fastidiosi, non nego che a volte ho un po paura.
Un altro aspetto che mi preoccupa sono i rifiuti, i cassonetti sono distanti, spesso sono i bambini incaricati a buttare la spazzatura, si ‘inizia a vedere la contaminazione urbana. Con sacchetti o rifiuti abbandonati lungo il sentiero. Ci sono i turni delle pulizie, non tutti li rispettano e soprattutto non capiscono che non bisogna sporcare.
Manca la consapevolezza sull’inquinamento, sulla differenziata. In ludoteca ci sto lavorando, ma non abbiamo i cassonetti differenziati e poi guardando la discarica che si sta creando non credo che verrebbero utilizzati. Anche perchè 3 cassonetti per 600 persone sono pochini.
Sono angosciata se penso che qualcuno possa inquinare questo posto che li ospita….
Io vivo nella casa nel bosco, la definisco così perchè mentre faccio la doccia, in una piccola vasca con seduta, ho difronte una vista mozzafiato su un bosco selvaggio e incontaminato.
La notte mi addormento con la luna negli occhi sotto un cielo stellato, per non parlare dei rumori, innumerevoli suoni, anche in inverno. Un esperienza magica, vorrei vivere nel bosco per sempre….
Nella parte posteriore della casa abbiamo un pollaio e in primavera abbiamo fatto un orto terrazzato, abbiamo capito come sfruttare il sole in quel terreno scosceso un altr’anno lo ingrandiremo.
Nella mia casa ci sono due piani, AL primo piano viviamo: Io, Matteo, Leo, Mao; Mohammed e Rashid.
Al piano terra ci sono: Blond, Vale, Vieri, Adil, Denis e Caterina, una donna Peruviana con due Bimbi nati in Italia.
Ci sono anche degli ospiti, una famiglia romena, credo che rimarrà con noi.
Quando siamo entrati sembrava tutta inagibile, abbiamo lavorato per ristrutturarla, il tetto ha bisogno di manutenzione costante, la nostra casa è proprio bella, è rinata col nostro arrivo e ci ha accolti. Scoprimi capace di stuccare, imbiancare, riparare o rifare le finestre è stato importante, ho capito che l’autosufficenza è l’unica cosa che dovrebbero insegnarci e l’unica csa di cui non si parla mai.
L’autodeterminazione dell’individuo…..nasce dall’autosufficienza…..
Ora vado e giunta l’ora della raccolta dell’acqua…notte….