Sono molto sensibile alla gestione del mio tempo e, in questi anni di lavoro, “a causa del fatto” che sono circondato di cose da fare, “sono stato costretto” a lavorare parecchio sulla capacità di produrre risultati anche quando “non c’è tempo!”.
Era la fine del 1994 quando tutto questo è iniziato e, nel percorso fino ad oggi, ecco quello che ho imparato e che cerco di trasmettere nelle sessioni di performance coaching…
#1 – Chiarisciti sempre il perché: l’obiettivo è il fine, le cose da fare soltanto il mezzo
Non ti immagini quante volte mi capiti di vedere persone che confondono le cose da fare con lo scopo che c’è dietro. Il risultato? La totale mancanza di saper attribuire priorità sensate alle azioni. L’implicazione? Che passa in primo piano la qualità delle Azioni e in secondo piano la qualità del Risultato. Tu non “devi” necessariamente fare quella cosa, “devi” ottenere quel risultato, e ti assicuro che sono due cose profondamente distinte.
#1 bis – Quello che fai è infinitamente più importante di come lo fai!!!
#2 – Semplificare è la chiave per il successo
Sono un fanatico della semplificazione. Spesso ci complichiamo la vita e tutto diventa più difficile…
Credo fortemente che in ambito di Business Fare Meno permetta di Fare Meglio (ho scritto un post qualche mese fa sulla cosa).
Vilfredo Pareto è diventato famoso con la sua Legge di Pareto. Essa recita che l’80% degli output è prodotto con il 20% degli imput, che tradotto in pratica significa che l’80% dei nostri risultati è prodotto dal 20% delle cose che facciamo.
Semplificare significa concentrarsi sul 20% delle cose importanti e dedicare il più possibile del proprio tempo a quelle, scrollandoci di dosso tutte quelle inutili (che, usando un gergo da bar molto chiaro e diretto, tendono a restarci attaccate come le mutande al culo! Ooops, mi è scappata!
)(riguardo alla Legge di Pareto ho scritto un altro post: Pareto e la Vendita B2B)
#3 – Fare bene una cosa NON importante, non la rende importante!
Non è una frase mia, l’ho letta tanti anni fa su un libro di gestione del tempo… ma non mi ricordo quale fosse. Ormai l’ho interiorizzata a tal punto da farla mia
.Credo sia fondamentale fare le cose con la giusta qualità, una qualità utile al risultato. Per citare un’altra frase molto cara al mio amico e socio Pasquale Acampora “L’ottimo è il nemico del buono!”.
Mi ripeto… Quello che fai è infinitamente più importante di come lo fai!!!
# 3 bis – Il fatto che una cosa ti richieda tanto tempo NON la rende importante!
Quello di cui sono convinto è che essere “indaffarati” non fa la differenza, perché la maggior parte delle cose non fa la differenza!
E di nuovo torniamo al fatto che occorre analizzare le nostre infinite To Do List (Liste delle cose da fare) ed avere il coraggio di sfoltirle di tutte quelle cose che non sono realmente importanti e dare le nostre energie e la nostra passione soltanto a quello che conta realmente.
So perfettamente che quello che scrivo può essere fraintendibile. Se la lettura è “fai meno indiscriminatamente” o “per ottenere risultati non occorre lavorare” stiamo prendendo un granchio incredibile.
Quello che voglio dire è che lavorare senza chiari scopi, scritti nella pietra e ripetuti come un mantra nella nostra testa, permette al contesto intorno a noi di prendere il controllo e riempirci la giornata di cose che hanno quasi come unico risultato quello di abbassare il livello delle nostre performance.
Non è un lavoro facile quello di cui parlo. Prenderne coscienza è il primo passo!
E tu, cosa ne pensi? Lascia UN COMMENTO con il tuo punto di vista, è un argomento che val la pena essere approfondito!
Buon Lavoro
PS: questo è un video che ho trovato in cui anche Brian Tracy parla di Time Management e legge dell’80/20. Ti è utile se capisci l’inglese…
Di Andrea Grassi