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Il bastone dell'agenzia delle entrate sugli evasori fiscali

Creato il 05 gennaio 2012 da Dagored
Il bastone dell'agenzia delle entrate sugli evasori fiscali
Che poi questa voglia di voler a tutti costi anticipare i tempi, per dare qualche notizia ottimistica sul corso della crisi, dimostrando come "l'effetto Monti" stia dando i sui frutti positivi, potrebbe portare i più legati alla scaramanzia che porta pure male.
Anche oggi infatti, l'anticipata euforia per la discesa di ben due punti, da 500 a 498, dello spread trai i btp decennali italiani e i bund tedeschi, la serata si è conclusa con il differenziale salito a 523 e col crollo della borsa di Milano, con il Ftse Mib a - 3,65% e le quotazioni delle principali banche affossate dalle vendite (Unicredit - 17,27% a 4,48 €. Mino Fuccillo penserà perché tra un paio di mesi tornerà Profumo).
Ci sarebbe di che far ripensare a molti che le cose non stanno proprio come  fino ad oggi le hanno pensate e raccontate e che soprattutto non stanno andando meglio che in passato, anche perché, oltre a recuperare qualche decina di miliardi tartassando gli italiani, la manovra del governo non ha in alcun modo disposto iniziative idonee a stimolare la crescita economica e, peggio ancora, che l'attesa fase due ricalcherà quello che ieri ha annunciato il nuovo capo del governo greco Papademos, ovvero nuove tasse, licenziamenti, riduzione di stipendio per gli impiegati pubblici e vendita del patrimonio dello stato. Una ricetta che provocherà solo recessione, inflazione e metterà in ginocchio il Paese definitivamente.
Il bastone dell'agenzia delle entrate sugli evasori fiscali (Attilio Befera)
I dati economici che giornalmente arrivano dall'Istat sono allarmanti: inflazione ufficiale al 2,8%, con il prezzo della benzina a 1,8 € al litro, e una disoccupazione giovanile al 30,1% indicano un paese ormai al limite della rottura sociale, ma a far notizia sui giornali non sono queste quisquilie, ma l'offensiva contro l'evasione fiscale a Cortina d'Ampezzo, voluta del capo in testa dell'agenzia delle entrate, quasi come risposta alle polemiche seguite alle dichiarazioni di Beppe Grillo sulle lettere bomba recapitate negli uffici di Equitalia.
L'iniziativa ha subito suscitato l'entusiasmo dei fustigatori dei costumi , che tra urla di giubilo e incitamenti a colpire a morte i commercianti ampezzani che non rilasciano lo scontrino, si sono dimenticati di chiedere a Befera quanto pensa di recuperare al fisco con questa operazione. Un'operazione di pura propaganda mediatica, dicono molti, inutile sotto l'aspetto tecnico ed economico.
A questo punto l'attenta stampa dovrebbe seguire l'evolversi dell'intera operazione e verificarne gli esiti. Sapremo mai, per esempio, i nominativi dei 47 possessori di auto di lusso, che a giudicare dalle loro dichiarazioni dei redditi non potrebbero permettersi, e quanto pagheranno al fisco dopo l'accertamento della finanza?
Il bastone dell'agenzia delle entrate sugli evasori fiscali
Alle critiche il dottor Befera  risponde che l'operazione non sarà isolata e che verrà ripetuta, si deve supporre su larga scala e su tutto il territorio nazionale. Purtroppo per lui i fatti non sembrano supportare le sue affermazioni, perché il destino cinico e baro ha voluto che proprio oggi fossero diffusi i dati sui controlli della guardia di finanza negli ultimi anni che illustrano come le fiamme gialle abbiano da tempo ormai abbandonato il controllo del rilascio degli scontrini.
Facile addossare le responsabilità al vecchio governo e fare i duri e puri oggi, ma ci sarà tempo di verificare il nuovo corso dell'agenzia delle entrate di Attilio Befera, sempre molto accondiscendente nel trattare con i forti e al limite della ferocia verso i deboli, che è stato nominato presidente dell'ente nel 2008, dal governo Berlusconi.
A sorvegliare l'operato del governo e degli enti pubblici ci vorrebbe però una stampa veramente libera e indipendente, ma se pensiamo a quale livello è arrivata l'informazione nazionale c'è poco da stare allegri.

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