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Il cavallo dai piedi di balsa

Creato il 08 settembre 2011 da Sportduepuntozero

L’ippodromo è un microcosmo a sé, con tratti che vanno dal circense al surreal- cinematografico. In tribuna e in area scommesse scorrono scene di un film retrò, dove eleganti uomini d’affari elogiano i propri cavalli, accompagnati da mogli perfette che sorseggiano aperitivi perfetti in perfetti abiti da cocktail. Nella pista ovale il pubblico è richiamato dai megafoni ogni mezzora, in un susseguirsi di gare dove abilità umana ed equina regalano uno spettacolo sempre emozionante e, per i più fortunati, anche un sacco di soldi. L’eleganza composta degli spettatori, che osservano la gara con lenti e monocoli, si contrappone allo sventolio di banconote e schedine a bordo pista, dove si appostano i bagarini. Megaschermi luminosi mostrano la gara secondo per secondo, mentre tutti gli occhi sono puntati sul tabellone dei piazzamenti. Col fiato in gola.

Il cavallo dai piedi di balsa
Siamo all’ippodromo di Vinovo, un’immensa struttura dove folklore, passione sportiva e arte dell’intrattenimento si miscelano in un’atmosfera assolutamente unica.
E’ strepitoso sedersi sulla terrazza panoramica che dà sulla pista, sorseggiando vino e degustando l’ottima cucina del posto. L’ambiente è familiare e ha il sapore della tradizione ruvida e genuina dell’equitazione sportiva. Il tutto inserito in quel curioso contesto di confine che è l’azzardo, la scommessa, il business.

Ma dietro “Piazza Affari” si apre un altro mondo ancor più laborioso e ancor più incredibile, perché nascosto a gran parte degli occhi. E’ la zona delle stalle, dei tondini (l’area dove si fanno trottare i cavalli), degli addetti ai lavori e dei veri protagonisti di Vinovo: i cavalli e chi li guida.
Centinaia di professionisti preparano con devozione maniacale e fin dall’età di 2 anni i numerosi cavalli che affollano le stalle dell’ippodromo di Vinovo.
Perché i veri atleti sono loro, i cavalli intendo. E vengono trattati e curati come veri sportivi: si allenano ogni giorno, seguono un’alimentazione sana, stanno a digiuno prima della gara, si accoppiano in modo sicuro e indossano curiosi ornamenti, cuffini antirumore e paraocchi.
Già, perché basta un niente a cambiare le sorti di una gara: un incidente di percorso, uno zoccolo che si rompe per il fastidio delle mosche, un muscolo galeotto che si strappa in gara, un’indigestione, una notte insonne…insomma, questi cavalli sono delle mammolette in confronto ai nostri calciatori.
Ma neppure basta avere un buon cavallo, allenarlo e tenerlo a stecchetto: come in tutti gli sport di squadra, è fondamentale avere un feeling perfetto con il guidatore. E’ l’intesa a fare la differenza e la ricerca della vittoria diventa un’ossessione.

Ed eccoci alla sessione di gara. D’un tratto siamo sbalzati nel set di un film: i protagonisti recitano, i costumisti e truccatori preparano gli attori, gli addetti alla sicurezza supervisionano la scena e i registi stanno dietro la macchina da presa.
Al piano zero dell’ippodromo, in un bunker antiatomico, lavorano gli addetti alla ripresa, i giudici di gara e le tante persone che operano nell’ombra, ma che sono indispensabili per il regolare svolgimento dell’immensa macchina delle scommesse che si muove dietro l’ippica italiana.
Sport 2.0 vi ha raccontato Vinovo per immagini; voi provate a viverla. http://www.ippodromovinovo.it/.

 

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Il cavallo dai piedi di balsa
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