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Il doping corre veloce (by Frankie)

Creato il 17 luglio 2013 da Simo785

Qualche tempo fa avevamo pubblicato uno speciale su Ben Johnson, sul suo straordinario successo all’apice della sua carriera e quella sua “caduta” e “ricaduta” nel doping che lo aveva trascinato nell’”inferno” dell’atletica (http://barfrankie.altervista.org/blog/ben-johnson-by-frankie/)

Il doping corre veloce (by Frankie)

Passano i tempi, cambiano le sostanze, ma non il clamore, ancora nomi eccellenti in ballo, ancora doping, a partire dallo statunitense Tyson Gay, il secondo uomo più veloce della storia (secondo solo al fenomeno di Usain Bolt). Abbiamo ancora negli occhi le sue impresa ai Mondiali del 2007, quando si aggiudicò le tre medaglie d’oro della velocità e a Shangai nel 2009 quando fermò il cronometro nei 100 mt. a 9’’69. Ovviamente in questo caso le performance che lo hanno reso celebre non sono intaccate, il controllo è di due mesi fa, ma visto anche l’età (quasi 31 anni) il rischio di essere uno stop decisivo per la sua carriera è alto e non sarebbe certo un finale decoroso per un grande sprinter come lui.

Il doping corre veloce (by Frankie)
Ma non è l’unico, infatti ben 5 sprinter giamaicani sono sotto inchiesta e qui il brivido corre lungo la schiena, sfido chiunque a non aver pensato, anche solo per un millesimo di secondo a lui, the king, Usain Bolt. Poi, approfondendo la notizia, si capisce che lui non c’entra, che almeno il suo mito rimane vivo e meno male perché invece fra i cinque giamaicani c’è l’altrettanto celebre nome di Asafa Powell, ex-primatista mondiale, insieme a Bolt, Gay e Blake, uno dei quattro uomini più veloci di sempre. Per lui anche una medaglia d’oro ai giochi olimpici di Pechino 2008 nella staffetta 4×100 mt., anche lui ora alla soglia dei 31 anni, anche per lui lo spettro di un lungo stop.

Per entrambi nell’articolo abbiamo scelto immagini da fermi, perchè chiunque non ha fatto uso di doping è “più veloce di loro” che sono, al momento, terribilmente “lenti”…

 Purtroppo, se da un lato il clamore a certi livelli è sempre alto, dall’altro ormai il doping è entrato quasi nell’abitudine degli appassionati di sport, di certo non più meravigliati di queste notizie, anzi si resta quasi a bocca aperta nel  vedere atleti, come Bolt (per restare in tema di sprinter) o come Chris Froome (per essere più attuali, passando per uno sport, il ciclismo, dove il doping ne è ormai cronaca quotidiana), dominare tutti gli altri, facendoci da un lato esaltare per le straordinarie imprese sportive e dall’altro farci chiedere: “ma come fa senza doping?”… facendo magari venire un “lecito” dubbio (che personalmente voglio sempre subito cancellare, concependo lo sport come unico mix fra doti atletiche e allenamento fisico e psicologico).


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