Amici miei, complottisti immaginari.
Dopo il governo Berlusconi, arriva, come i “complottisti” avevano previsto, un governo tecnico. Vediamo il curriculum di Mario Monti, presidente dell’Università Bocconi, per capire chi è e cosa ci aspetta. Cito solo gli incarichi più significativi per noi, paranoici complottisti:
1) Presidente europeo della Commissione Trilaterale.
2) Consigliere di Goldman Sachs, la stessa banca d’affari di rilevanza mondiale da cui provengono Tremonti, Prodi, Draghi.
3) Membro del Bilderberg Group.
4) E’ ovviamente un accanito sostenitore dell’Unione Europea, tanto che nel 2010, su incarico di Barroso, ha anche preparato il libro bianco dell’UE.
5) La sua attività si è sempre svolta in ambito bancario; tra le sue pubblicazioni ci sono libri come “Gli obiettivi delle banche”, “Ricerca sul sistema creditizio” e altri testi assolutamente indicativi della formazione e dell’ambiente culturale–politico da cui Monti proviene.
Insomma… nessuno meglio di lui, dopo l’inizio dello sfascio del paese e dell’Europa in generale, era indicato alla guida dell’Italia per sfasciarla completamente e definitivamente.
Era assolutamente ovvio che dopo Berlusconi nessun altro poteva governare, se non un governo tecnico. Berlusconi infatti, con tutti i difetti che possono attribuirglisi, ha comunque il grosso pregio di avere la stoffa del leader e la personalità idonea ad aggregare attorno a sé diverse fazioni. Nessuno, a sinistra, ha lo stesso carisma e potrebbe trovare un largo consenso (essendo la sinistra composta solo di decerebrati che ripetono la stanca litania di Berlusconi origine di tutti i mali); ma anche a destra pochi sono i politici che avrebbero potuto cercare di succedere a Berlusconi con una personalità altrettanto forte.
Il governo tecnico, soprattutto, è una grande opportunità politica per poter operare quelle riforme che nessun altro politico avrebbe il coraggio di effettuare, per paura di perdere anche quel poco consenso che rimane a ciascun partito.
Quindi il governo tecnico, e solo un governo tecnico, potrà attuare le seguenti riforme; liberalizzazioni delle professioni, aumenti delle tasse, soppressione dei carabinieri per farli confluire in Eurogendfor, imposizione di restrizioni alla libertà di stampa, di siti internet, e di manifestazione, completamento dello sfascio della giustizia e della scuola operando tagli di tutti i tipi.
In conclusione.
I complottisti sono paranoici e io sono un complottista.
Noi complottisti paranoici vedevano un complotto ovunque, un complotto della Trilaterale, del Bilderberg e delle banche; noi complottisti paranoici pensavano che il problema mondiale più grosso fosse lo strapotere delle banche e la centralizzazione degli stati nell’UE.
Sempre noi paranoici complottisti dicevamo che destra e sinistra sono sempre state d’accordo per condurre allo sfascio il paese, e che dopo il governo Berlusconi sarebbe venuto un governo tecnico, di larghe intese, approvato da destra e sinistra (basta vedere la mia conferenza di Verona di qualche settimana fa per ascoltare che avevo appunto previsto questo).
Oggi, per pura coincidenza, ma solo per coincidenza, le loro previsioni si avverano e alla guida della nazione va un uomo che appartiene alla Trilaterale, al Bilderberg, e che è emanazione diretta del potere bancario. E che ovviamente ha il gradimento di destra e sinistra.
Veramente una incredibile coincidenza.
Alcune rosee previsioni per il futuro.
Cosa ci aspetta quindi nel prossimo futuro?
-peggioramento della crisi economica e fallimento della maggior parte delle imprese;
-aumento delle tasse e diminuzione dei salari;
-perdita di potere di acquisto della moneta a favore della moneta cinese soprattutto;
-aumento del potere invisibile delle banche: molte di esse falliranno apparentemente, ma considerando che sono tutte sostanzialmente in mano agli stessi poteri economici, non sarà un vero fallimento ma un sostanziale rimescolamento delle carte;
-giri di vite autoritari su quella poca libertà di informazione e perdita delle libertà fondamentali: giustificheranno queste misure con la necessità di prevenire e punire i disordini (come è successo a Roma di recente) ma di fatto si tratterà di un giro di vite sull’informazione e sulle libertà fondamentali.
Delirio complottista finale.
Ora, in un delirio complottista paranoico, non solo non crediamo che sia una coincidenza che l’uomo delle banche per eccellenza sia stato posto alla guida del paese, ma pensiamo che non siano casuali neanche le date:
11.11.11 (numero che contiene tre volte l’11, il numero della giustizia, e la cui somma finale è 33, il numero per eccellenza della massoneria): proposta alla presidenza del consiglio.
13.11.11 (ove il 13 iniziale indica il cambiamento): nomina a presidente del consiglio.
Probabilmente è anche un caso che lo sfascio dell’Europa venga dal sistema bancario e dall’Unione Europea, e che il simbolo della BCE, il cui attuale presidente è Draghi, siano dodici stelle attorno al simbolo dell’Euro, e che l’Apocalisse al capitolo 12 dica:
Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso.
E al capitolo 13:
Il drago operava grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini. Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra dicendo loro di erigere una statua alla bestia …. e potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della bestia. Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.
Fine del delirio e ritorno alla normalità
Il delirio ora è finito. Ho preso la mia pillola quotidiana per evitare di vedere rose rosse, omicidi rituali, e complotti ovunque, e sono tornato sereno.
Ora mi rendo conto che sicuramente sarà un caso che Draghi si chiama Draghi, e che Monti provenga dal sistema bancario di cui sia la massima espressione.
Se lo votano sia la sinistra che la destra, sicuramente è perché vuole il bene del paese. Loro, i politici, si sa, in fondo lavorano per il bene del paese.
Ora leggiamo il giornale, e vediamo cosa dicono i giornali. Quelli sì che fanno informazione. No come tutti questi siti internet complottisti che pensano che i politici siano tutti d’accordo sullo sfascio del paese.
Sì a governo Monti, ma con paletti, dice il PDL.
Voteremo il governo Monti, solo se lavorerà per il bene del paese, dichiara Di Pietro.
Il governo Monti dovrà durare il meno possibile per poi andare a libere elezioni, dichiarano Bersani e Bertinotti.
Sì a governo Monti, perché rappresenta una soluzione tecnica condivisa, dichiara Pannella, il leader della Rosa nel pugno.
Meno male.
Tiro un sospiro di sollievo.
Per un momento, quando ho iniziato a delirare, ho pensato che la nomina di Draghi alla BCE e Monti alla Presidenza del Consiglio, rappresentassero la fine definitiva, il sigillo finale messo dal potere ai diritti dei cittadini.
Ma sentire Bertinotti, il paladino dei poveri, che è dalla parte dei deboli, mi rassicura.
Ma ancor di più mi rassicura Pannella, che ha sempre combattuto per i diritti civili. Figurarsi che quando non prendo la pillola per i deliri penso che non sia un caso quella Rosa nel pugno che è il simbolo del suo partito.
Ora vado a festeggiare la fine del governo Berlusconi. Il problema del paese è risolto.
Dipinto di William Blake, il Drago Rosso dell’Apocalisse.