Magazine Cultura
Ai giovani invidio la foga e la fretta di cambiare, la voglia forsennata e belluina di guardare avanti, così lontano da perderci anche i sogni, la convinzione che tutto passi senza passare mai.
Non ho mai capito la grande faccenda del movimento, quando i dipinti, le chiese e i vecchi dischi, le cose più belle del mondo, rimangono immobili, appena sfiorati dal tempo che scorre solo per noi, lasciando il resto puro e immutato.
Per i giovani e gli onesti il tempo che passa rimane una questione marginale, un affare triste per chi si crogiola nella speranza di una placida tranquillità, indisturbata da desideri troppo importanti. Per loro tutto cambia tranne l'insana convinzione che in fin dei conti il tempo sia bello, che il tempo sia molto, che il tempo sia un amico di chi ha voglia di fare.
Per i vecchi e i bugiardi, invece, è sempre una questione di tempo. Non conoscono l'eccitazione per il minuto successivo, conoscono solo l'angoscia per tutto quello che viene dopo, indomabile e puntuale.
C'è sempre un momento che arriva e se non arriva arriverà, travolgendo e portandosi via tutto.
Il tempo non è nostro amico.
Siamo solo polline spazzata via dalla crudele natura di una cosa che in realtà non ci riguarda e mai lo farà.
Il tempo non è nostro amico.
Il tempo è il nostro guardiano.
Forse non sarò vecchia, ma sono una bugiarda e per quanto i miei sforzi di lottare sempre dalla parte sbagliata siano encomiabili, per quanto sia capace di non cambiare mai, il momento arriva sempre. E non è mai un bel momento.
E nei rari casi in cui esista un bel momento, è tutto un trionfo imperiale la cui forza rimane in un flebile ricordo.
Il momento arriva sempre e smaschera. Per questo odio i giovani e gli onesti con la loro sciocca voglia di fare per cambiare, quando cambiare significa morire.
Ecco a cosa mi servono le bugie, non a nascondere la verità, ma a nascondere ogni consapevolezza.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il gattopardo – Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Ambientato nel 1860, in Sicilia, dopo lo sbarco di Giuseppe Garibaldi a Marsala, Il gattopardo è un romanzo epocale per la letteratura italiana. Leggere il seguito
Da Bea23
CULTURA, LIBRI -
Recensione di Ammazziamo il Gattopardo di Alan Friedman
Quando si prende in mano un libro del genere, le emozioni che si provano sono le più disparate: dallo stupore, alla rabbia; dalla frustrazione alla speranza. Leggere il seguito
Da Leggere A Colori
CULTURA, RACCONTI -
Ammazziamo il gattopardo e tutto cambierà? Ne siete proprio certi?
Ammazziamo il gattopardo di Alan Friedman Rizzoli pp.297 € 18,00 isbn 9788817072168 “In Sicilia non importa far male o far bene: il peccato che noi siciliani no... Leggere il seguito
Da Luigiderosa
CULTURA, LIBRI -
"ammazziamo il gattopardo" di alan friedman
Non amo molto i libri di cronaca, inchieste giornalistiche, attualità, politica, i libropanettoni alla Bruno Vespa, ma la mia curiosità era solleticata dalla... Leggere il seguito
Da Fabrizio64
CULTURA -
A proposito di classici: Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Che cosa c'è di meglio che inaugurare a pieno titolo le vacanze natalizie con una bella recensione? Se poi il libro in questione è stato, pagina dopo pagina, un... Leggere il seguito
Da Chiaradm
CULTURA, LIBRI -
IL GATTOPARDO - di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Titolo: Il gattopardoAutore: Giuseppe Tomasi di LampedusaAnno: 1958 (Prima Edizione Originale) Scritto sul finire degli anni Cinquanta e pubblicato postumo,unic... Leggere il seguito
Da Ilibri
CULTURA, LIBRI