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Il governo delle donne (usanze italiane)

Creato il 08 marzo 2011 da Ilpescatorediperle

In occasione dell'8 marzo, il Governo italiano dedica un intero dossier alla Festa della Donna. Aperto da un manifesto che ritrae un volto femminile assai simile a quello di Mariastella Gelmini (un caso, chissà), il documento, nella presentazione delle "Usanze italiane", ricorda la nascita della Festa, le mimose, ecc.Segue, poi, questo paragrafo:
Il governo delle donne (usanze italiane)
Ecco, due parole soltanto.Innanzitutto: "donna" è, evidentemente, un sostantivo di genere femminile: allora ella dovrebbe essere "ispiratrice per il linguaggio dell'arte", come in effetti si ripete, infra, in relazione a "Musa", o almeno un "soggetto ispiratore" o simili; inoltre "arte" qui è in minuscolo mentre poi viene fregiato della maiuscola, come altri termini-chiave. Non è chiaro il perché di questa distinzione. La grammatica è una canzone dolce, forse, ma non a Palazzo Chigi.Il dossier del governo continua, sostenendo che la Donna (maiuscola) è "passata da" prima Musa ad attiva protagonista. Non sono una persona abbastanza colta per capire che cosa mai sia l'"eruzione" sul cui piano la Donna è diventata protagonista. La frase fa pensare che si sottintenda l'aggettivo apposto al sostantivo successivo, dunque sarebbe: "eruzione artistica". E' un goffo tentativo di trovare un sinonimo di"ispirazione"? Se sì, è piuttosto infelice, in quanto fa sembrare l'arte, o l'Arte, non so più nemmeno io come scriverlo, un creativo caso di psoriasi.Giungiamo infine al concetto di "componente femminile dell'Arte", che non si sa che cosa significhi, ma lo dice molto bene, attribuendole un ruolo determinante, condizionante, centrale. Tale componente si dibatte tra angosciosi dilemmi: amor sacro o amor profano? passione o sentimento (secondo il Governo, la ragione non la tocca minimamente)? Madre o Amante? Ecco, madre o amante. Non vi sono altre possibilità. La "componente femminile" (di certo affetta da "strategismo sentimentale"), non può ambire ad altri ruoli. Come se la donna, anche in arte, fosse ridotta ad un ruolo amoroso. Dee, Figlie, Regine, Mendicanti, Artiste, Lavoratrici, Filosofe, Figlie.. dove sono finite?Che cosa sarebbe l'arte senza la donna? E l'Arte senza la Donna? E nei due casi combinatori intermedi?La Presidenza del Consiglio si avvale della facoltà di non rispondere, e lascia fare al Ministero dei Beni Culturali, e alle carenze affettive del suo dimissionario dirigente. E il MiBAC che cosa risponde?
Il governo delle donne (usanze italiane) 
Tanti auguri a tutte.da TEMPI FRU FRU http://www.tempifrufru.blogspot.com


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