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Il Kung fu si apre all’occidente

Creato il 02 settembre 2011 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Il Kung fu si apre all’occidenteLe telecamere di National Geographic con il documentario Il tempio Shaolin hanno seguito le tradizioni e la cultura dei monaci per svelare il passato, il presente e il futuro del kung fu.  Monaci che padroneggiano il corpo e il dolore  e che vivono nel tempio, luogo d’origine del Chan (Zen), scuola principale del Buddismo e dello Shaolinwushu, la più famosa delle arti marziali cinesi.

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Prove massacranti, tecniche ripetute all’infinito, disciplina rigidissima sono le uniche chiavi per il successo, servono a temprare il carattere e testare la personalità degli allievi, senza questi elementi non si ottengono i risultati ambiti. Risultati che servono a trasformare l’energia fisica sfuggendo ad ogni legge razionale. Una perfetta armonia tra mente e corpo.

Tecniche di combattimento create imitando gli animali o gli insetti, stili di imitazione che sono l’’originale fonte di ispirazione dello Shaolinwushu. Dai possenti leopardi o tigri ai piccolissimi grilli, formiche o mantidi, tutte le creature viventi sono equipaggiate con abilità speciali e uniche per la loro sopravvivenza. Senza dubbio l’essere umano è la specie più intelligente, tuttavia gli animali possiedono punti di forza che mancano agli uomini. I monaci oggi, devono sapersi destreggiare con spada, sciabole e catene, in combinazioni letali, ma il buddismo non incoraggia la violenza e uccidere un essere vivente è assolutamente vietato. L’arma tipica del kung fu era un lungo bastone di legno che veniva usato solo per disarmare gli avversari, la guerra e il cinema hanno modificato le tecniche di difesa aprendo nuovi orizzonti a questa disciplina antichissima.

Il Kung fu si apre all’occidente
Le movenze rapide e armoniose dei monaci guerrieri che si allenano incessantemente in infinite combinazioni sono divenute anche una fonte di sopravvivenza per il tempio stesso, grazie alla lungimiranza e alla capacità imprenditoriale e di adattamento legato ai tempi moderni, l’ultimo abate ha aperto le porte  alla sperimentazione e i monaci sono divenuti anche danzatori portando in tournée in tutto il mondo le tradizioni  rituali.  Turisti e  visitatori inoltre hanno libero accesso e possono assistere all’allenamento quotidiano dei monaci. Le radice del tempio sono sacre ma i cambiamenti che possono suscitare critiche aiutano l’economia del kung fu.  Monaci che dopo il l’ iniziale isolamento diffondono la cultura della sconfinata energia che possediamo sono un ottimo veicolo d’informazione e consentono un’integrazione tra nuove culture che possono rivitalizzarsi. La sopravvivenza è un interesse molto terreno ma che ha permesso di tenere in vita l’antica forza del tempio.  Un’inedita ricetta d’arte  che consentirà loro un  futuro migliore.

Il Kung fu si apre all’occidente
Il tempio resterà un futuro per l’illuminazione  e una certezza per lo spirito grazie ai suoi testimoni immutati di forza, mente e respiro che  lavorano insieme per vincere.

 


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