Sono passati gli anni, si sono susseguiti i brevetti da sub, eppure questo universo silenzioso esercita sempre lo stesso fascino su di me, fascino/timore... Infatti, anche questa volta, appena ho intravisto il mediterraneo dall'autostrada, la gioia mi ha pervasa... immaginavo il momento in cui mi sarei tuffata in quell'immensità, eppure più la distanza si accorciava e più i buoni motivi per non fare il bagno (poco sole, acqua fredda e distanza da percorrere in bici tra casa e spiaggia con i capelli bagnati) si accumulavano... Ma come disse Oscar Wilde: "resisto a tutto, tranne alle tentazioni" ;-) e così ho noleggiato "un vélo bleu" e mi sono avviata verso Carras dove, al mattino, il mare mi ha regalato un bagno gelido in piacevole compagnia di "un poisson chat" e, al pomeriggio, mi aspettava una prima volta in un mare fecondato. I primi centimetri di profondità erano letteralmente invasi da minuscole tasche (uova) che custodivano un embrione dal colore blu acceso: tout simplement fantastique!!
Non avevo la macchina fotografica, così ho usato carta e matita... non c'è paragone, ma se chiudete gli occhi il mare saprà rapirvi... immaginatevi un mare di sassi, quindi limpido - in una giornata di timido sole, quindi con poca luce, ma con tanti riflessi - invaso da milioni (ma veramente milioni, perché la femmina fa diversi milioni di uova per permettere alla specie di sopravvivere visto che gli "alevins" (i piccoli appena nati) sono predi facili e appetitose) di uova... immaginate che ogni vostro movimento sposti decine di uova per volta, alcune ancora legate fra loro, altre già isolate... immaginate che il vostro viso sia tutto circondato da quelle uova in balia delle correnti... immaginatevi tanti, tantissimi "spermatozoi" (con tanto di coda e di testa, come ce le facevano vedere durante le lezioni di "sciences naturelles") di un blu intenso e luminosissimo "protetti" nel loro guscio trasparente... state fermi per un attimo ed è il mistero tutto intero della vita che vi avvolgerà...






