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Il nuovo 68

Creato il 08 ottobre 2010 da Albix

68Da studente delle Scuole Superiori ho scioperato a lungo. Sull’onda movimentista del ‘68, nei primi anni 70 abbiamo continuato a manifestare nei cortei e ad inneggiare con gli stessi slogan:” Scuola per tutti!” “Abbasso i Baroni!” “Fuori dal Vietnam!” “Libertà e Democrazia!” “La fantasia al potere!” “Abbasso i Fascisti!”"La scuola è un diritto!”
Certo il mondo era diverso in quegli anni e la scuola era ancora intrappolata in un modello vecchio che non dava risposte alle istanze innovatrici di allora.
I Presidi erano dei padri-padroni e la disciplina in classe era più frutto di autorità che di autorevolezza (anche se non mancavano gli insegnanti ingamba).
Oggi, che sto dall’altra parte, come insegnante e come genitore, mi chiedo: -”Se fossi uno studente , scioperei ancora?”
Premetto che come insegnante (e come genitore) preferirei che i ragazzi entrassero a scuola; magari per discutere, per dibattere, non necessariamente per interrogare.
Eppure come studente sento che sciopererei. E non per fare semplicemente una vacanza, ma per puntare il dito e per gridare contro le ingiustizie del mondo e della nostra società in particolare. Quali? Eccone alcune:
1. Il 20% della popolazione mondiale (cioè noi occcidentali) consuma l’80% del Reddito e delle risorse mondiali, inquinando selvaggiamente la terra e l’ambiente;
2. La classe politica italiana (in generale) ha raggiunto un livello di corruzione intollerabile;
3. Il Federalismo deve essere realizzato in maniera equa e senza intaccare l’unità nazionale;
4. La malavita organizzata si è impossessata delle istituzioni a diversi livelli (soprattutto al Sud);
5. L’Unione Europea è un soggetto politico troppo fragile e senza identità , che non riesce ad opporsi allo strapotere che esercitano gli USA e che domani eserciteranno la Cina e le altre potenze emergenti (alcune dotate di armi nucleari di distruzione di massa); pertanto chiediamo un’Unione Europea Cristiana, politicamente forte,  che sappia gestire con una politica comune i grandi flussi migratori ed affrontare adeguatamente le grandi sfide del Terzo Millennio;
6. In Italia i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più numerosi: occorre quindi redistribuire il reddito nazionale in maniera più equa;
7. Formare classi di 28 studenti significa negare il diritto allo studio agli studenti.
Avviso per i miei studenti, qualora leggessero questo post: anche se ho una classe di 28 alunni (esattemente la classe terza) io sarò regolarmente in cattedra, oggi e (a Dio piacendo) per i giorni a venire. Anche per discutere e confrontarci questi (e altri temi); in piena libertà e nel rispetto delle idee e delle opinioni politiche di tutti.

 


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