Si evade in tanti e in tanti modi, c’è chi lo fa per avidità, chi per il gusto di farlo, certo è che evadiamo per 180 miliardi di euro. Questo il tema trattato a L’aria che tira il programma di approfondimento di La7 in onda ogni mattina con dibattiti e sondaggi attorno ad un tema di attualità.
La conduttrice, Myrta Merlino, si domanda: siamo ossessionati dal fisco?
L’Italia è il paese del fisco, che ha anche influenzato, modificando il nostro rapporto con la politica fino al punto che le mancate promesse fiscali hanno abbattuto colui che con il suo meno tasse per tutti pensava di governare per sempre, condannandolo all’addio. Nonostante qualcuno nutra dubbi sulla sua scomparsa. Vittorio Feltri è uno di questi :” Ci credo poco ma, tra qualche giorno ne sapremo di più, non è la prima volta che lo dice e io questo annuncio l’ho preso con le pinze. L’uscita del Cavaliere potrebbe indurre il PDL ad avere maggiori chance per chiedere a Montezemolo di fare da portabandiera in modo da indurre gli elettori a provare un’altra volta”.
Dunque l’Italia sarà un paese diverso, orfano del leader che era sceso in campo per amore. Schemi tattici non ancora ben definiti dopo le dimissioni del Cavaliere. Una novità però circola già: la parola “amore”. Entrato per amore e uscito per lo stes
so motivo. “Per amore dell’Italia si possono fare pazzie e cose sagge. Diciotto anni fa sono entrato in campo, una follia non priva di saggezza, ora preferisco fare un passo indietro per le stesse ragioni d’amore che mi spinsero a muovermi allora”.L’esubero del nobile sentimento che muove il mondo, ci fa riflettere sulla realtà. Per decenni siamo stati intrappolati nell’IO (prima il proprio interesse e poi quello degli altri), un fattore decisamente contrastante con il concetto dell’amore. Ora, l’ Italia che esce dal berlusconismo tenta lentamente di riscoprire il NOI (dato dal piacere e dalla fatica di stare insieme) nel risentirsi parte integrante di una nazione, demolita da quell’amore tanto declamato. Feltri, sempre più dubbioso si esprime sfavorevolmete all’ondata di amore del cavaliere . ” Io non credo all’amore in politica, ma mi auguro che i partiti tornino al noi ma, è una speranza destinata a rimanere tale”!
E in questo instabile scenario, una certezza tra tutte, un nome, quello di Mario Monti, quello del più tasse per tutti!
Due facce della stessa medaglia che pesano sul destino dei cittadini. Tasse, tante tasse che strozzano e devastano il paese, mentre aspettiamo il salasso dell’Iva. E ancora la politica ci illude, ci dicono che ora, grazie all’inasprimento dei controlli soffrono anche gli evasori. Magra consolazione. Lontani ancora dalla meta, con un evasione al 18% del Pil, arranchiamo, mentre corriamo il rischio che i poveri diventino sempre più
poveri e i ricchi sempre più ricchi. Le classi sociali deboli pian piano diventano sempre più misere e distanti da una soglia dignitosa del vivere quotidiano e dalla politica, qualunque sia il governo, queste cose, vengono ignorate. L’insensibilità con cui si contiinua a intervere ci ha lasciati totalmente privi di garanzie per il domani. Le manovre sono tutte orientate a ridurre il debito, prelevando i soldi dai cittadini. Manovra brutale, come l’ha definita colui che l’ha ritenuta necessaria, lo stesso però, che non ha ritenuto necessario allargare la stessa brutalità ai privilegiati.In un mercato già esausto e in piena crisi, nelle fasce a reddito molto basso sarà più facile che si crei una zona di mercato nero per evitare l’iva e in una situazione già diffcile questo rischia di peggorare il senso di abbandono da parte dello Stato che, del resto, non potrà considerare evasione, la disperazione. Se da una parte ci sono i furbi e gli avidi, dall’altra ci sono, cittadini onesti che non riescono a pagare le tasse e soffocati dalle scadenze si suicidano…allora per l’evasione cerchiamo almeno di mirare bene, evitando l’accanimento sul piccolo scontrino o solo su chi paga tutto.