Barattare un libro con un titolo di viaggio,
usarlo,
ribarattarlo
per un’altro libro e questa volta perdersi
tra le righe di una strada,
in un sorriso intravisto.
Un’altra pagina, ancora un’altra,
prima che alla notte sopraggiunga il sonno.
Svegliarsi,
tornare a leggere, ripartire.
Sempre più distanti,
sempre più vicini.
Gettare l’ancora
e ancora salpare
assaporando gli odori,
nutrendosi di voci e delle loro storie,
sempre più poesia,
sempre più voglia di spendersi,
sporcarsi, trovarsi,
ritornare…a sé.
Incontrarsi davvero,
e per farlo costruire questa strada ideale
verso la quale andare
e ritornare.
E coerentemente sorridere
senza smorfie,
che nulla hai preteso da te stesso
se non il brivido del viaggio e la sua maestra
Libertà
biglietto ad ore
per un libro